Il regalo di merda è già lì e aspetta proprio te. Il regalo di merda lo riconosci al volo: è quello con la carta più promettente, quello che, insieme al biglietto fantastico, una volta scartato ti dipingerà in faccia un sorriso amaro che difficilmente riuscirai a dissimulare. Perché il regalo di merda è lì, in vetrina, e qualcuno lo sta acquistando apposta per te. O forse è già impacchettato e tra pochi giorni finirà sotto il tuo albero, pronto a deflagrare in tutto il suo schifo manco fosse un pacco bomba dell’Isis.
Il regalo di merda è così: infido e subdolo, perché fino all’ultimo tu speri che no, e invece si.
Il gioiello dozzinale che non vuoi. Odio i regali “che tutte amano”. Quelle robe che vedi addosso a tutte. Che i chiami Pandora, Dodo e Le Bebè o salcazzocosa, a me stanno sulle balle. Mi suonano esattamente come i libri Best Seller che tutti leggono. Ecco, se ce l’hanno tutti non fa per me. Il peggio è che è un regalo che si trascina negli anni perché, dramma dei drammi: è personalizzabile. Ogni anno puoi agonizzare scartando charms pacchiani che ti fanno cagare. È una roba senza fine, e quando tu, finalmente hai terminato lo spazio disponibile è la volta che te ne regalano uno nuovo.
L’oggetto incomprensibile – è quello che scarti dicendo “uh, grazie!” e poi metti li in attesa di capire cosa sia. Lo devi googlare nella speranza di trovare qualcosa che ti indichi di cosa si tratta. Il regalo di merda incomprensibile non ha le istruzioni perché ha la presunzione che tu capisca al volo come si usa. La soluzione è lasciarlo qualche tempo in giro per casa: prima o poi qualcuno ci metterà qualcosa dentro, o lo appoggerà da qualche parte svelandone finalmente la funzione.
Il dettaglio che fa cagare: magari il regalo che ti fanno è carino, non bello, carino. Ma ha giusto quel dettaglio che fa schifo e sai che non lo userai mai. Tipo la sciarpa con la bombatura a cappello per mettertelo in testa. Che se fosse stata semplicemente una sciarpa te la saresti messa. Ma così no. Oppure il golfino col fiore di strass applicato. Che è mettibile. Non il golfino, il fiore, magari nei capelli. Il golfino fa cagare e pensi “manco per le pulizie in casa”. Oppure il classico top di Intimissimi che sì, è della tua taglia, però l’ha disegnato la Ferragni, il che ne fa qualcosa di almeno 3 misure inferiore a quello che c’è scritto nel cartellino.
Il regalo porno: il completino maiale di pessima fattura, di pessimo pizzo, di pessimo gusto che nemmeno nelle peggiori scene porno vedresti indossato perché metterebbe a repentaglio l’erezione di chiunque. Quella roba lì, da “facevo prima a dirti che avevo mal di testa”. Quello che userai per fare le pulizie in casa. Come stracci.
Il regalo che è costato un rene, ma è brutto. Ci sono delle cose che sai costano un capitale, eppure sono brutte. Perché costoso non va di pari passo con bello. Costoso fa il paio con “cosa a tanti zeri”. E quella al massimo ti fa sentire in dovere di donare un rene anche tu la prossima volta. E già ti ruga, perché restare senza organi interni non è mai così comodo.
Il regalo che volevi. Quello che volevi tu c’è, esiste, ma è stato regalato a qualcun altro. Se ti stai domandando “cos’è che è andato dannatamente storto” la risposta è che non hai sospirato abbastanza forte davanti a una vetrina, o non hai detto abbastanza chiaramente “voglio quello lì”.
Io ve lo dico: dire “voglio una sorpresa” non vi metterà in salvo dal ricevere una brutta sorpresa. E non affidatevi neanche all’ “ormai mi dovresti conoscere”: perché una cosa è come vi vedete voi, una cosa è come vi suppongono gli altri. Ed essere supposta non è mai bello.
Voi? Quale orrendo regalo avete ricevuto? Ne tenete uno come monito ai posteri per evitare loro calci nei posteriori?
Non solo io ti amo, ma le tue parole rimbomberanno nella mia testa mentre scarterò ogni singolo pacchetto sotto l’albero. E già tremo perché lo so che i miei saranno tutti regali di merda!!
io ho ricevuto delle penne personalizzate con su scritto “buon natale 2003”.