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Fate prevenzione, fate l’amore.

 

L’amore non aspetta: l’amore e il sesso sono frenesia, odori, voglia matta, sono irruenza, passione, sudore.
Esattamente come le malattie veneree: anche quelle sono passione, nel senso che ti si attaccano e difficilmente te le togli di dosso,
Le hanno portate l’amore- o meglio: il sesso. Perché l’amore dovrebbe prevedere protezione e responsabilità. Il sesso invece è diverso. Il sesso è collegato coi genitali, mica col cervello.
Eppure sarebbe meglio, perché i numeri sono impressionanti. Il fatto è che quando si parla di prevenzione cadono le balle, altro che erezioni, perché non ci piace sentirci dire che dobbiamo comportarci nel modo giusto e come, ma di fatto è così.
Il sesso, esattamente come qualsiasi meraviglioso giro al luna park, ha un biglietto da pagare, se ci tieni a divertirti tanto: il costo è circa 1 euro a giro, più o meno, tanto vale il costo di un preservativo. Oppure ci si può giocare la salute, dipende.

L’amore non è per sempre ma l’HIV sì. Vale più di mille promesse, più di mille anelli con diamanti, più del “per sempre” detto in chiesa. L’HIV contratto perché si fa sesso senza preservativo dura nell’infinito e oltre. Grazie al cielo non si muore più per quello, non è più considerata una malattia letale, ma diciamo che sarebbe consigliabile evitarsela.
Esistono dei validi medicinali per tenerla a bada, ma non per debellarla. Diciamo che nell’album dei ricordi delle esperienze vissute, sarebbe meglio non averla nella spunta dei “Celo”.

Usiamo qualcosa? Tipo il cervello – oh, è vero che in certi momenti è l’ultima cosa che vorresti dire, ma è così: prima di usare il pisello è meglio usare il cervello. E a formulare la domanda siamo spessissimo noi donne che fermiamo l’azione sul nascere e chiediamo di indossare qualcosa.
Se lui non ce l’ha meglio averlo sempre con noi. Oppure possiamo tenere a portata di mano e di passera il preservativo femminile, il femidomil condom femminile. Funziona come un tipo di sacchettino da spiegare all’interno della vagina, un vero e proprio preservativo alla rovescia. Funziona come quello maschile, in sostanza.

Se non lo usi, non ci sono scuse.
Sento meno – può essere- posto che ormai i preservativi sono sottilissimi, l’unica cosa che rischiano di sentire è un sonoro vaffanculo.
Mi si sfila– li hanno fatti di tutte le dimensioni. Su Mycondom è possibile avere il fitting perfetto per lunghezza e diametro del pene. Roba che neanche la Wintour è così pignola nell’abbigliarsi! Su!
Sono allergico – a cosa? No, perché ne hanno fatti di adatti a qualsiasi intolleranza. Su Comodo.it ne trovate di tutti i tipi e per tutte le religioni (si, anche vegani).

Sono un coglione. Ecco, si. Il preservativo si infila sul pene e non altrove, a meno che lo acquistiate un la rondella protettiva da testicoli. Quindi se sei un coglione non sei giusificato nel rischio di riprodurti.

Intendiamoci, poi la responsabilità se nessuno dei due decide di usare niente, si presta a essere suddivisa equamente, ma per esperienza posso dire che il rifiuto maschile si fa sentire forte e chiaro in certe situazioni.

Perché non prendi qualcosa tu? Perché la pillola protegge dalle gravidanze ma non dalle malattie sessualmente trasmissibili. Perché dire “non ti fidi?” non è una buona argomentazione. No, meglio non fidarsi.
Meglio fidarsi dei numeri che dicono che in Italia ogni anno si fanno 3.444 nuove diagnosi di infezione da HIV, 5,7 casi ogni 100.000 abitanti. E chi ti dice che potrei essere io? – E chi mi dice il contrario?
L’85,5% di questi casi è attribuibile a rapporti non protetti.

Le statistiche del 2015 riportano Milano come la città più colpita dalle infezioni, Lazio, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna in vetta alle classifiche.
L’età media è di 39 anni per gli uomini, 36 per le donne.

Cesvi e Durex hanno lanciato una campagna di prevenzione dal titolo #LottacoiFiocchi perché i nastrini rossi della lotta all’AIDS siano un messaggio chiaro.
Se non lo sono mi auguro lo siano i dati.

Lo so che è una scocciatura sul più bello dire “usiamo qualcosa”.
Lo so che il più delle volte viene da fregarsene perché si pensa che non sia importante, della serie “figurati se mi succede”.
Si, succede.

Basta infilarsi uno di quelli. Basta chiedere che venga messo. Basta pretendere che si rispetti la propria salute.
Perché magari se non è HIV è qualcos’altro.

E a chi dice “tranquilla, faccio attenzione” l’unica attenzione richiesta è che si metta un profilattico. Tutto qui.

Non vi chiedo se usate sempre il preservativo. Io non potrei essere quella che scaglia la prima pietra. Sono colpevolmente più da zappa sui piedi, ecco.

Però non è mai troppo tardi per cominciare a considerare il preservativo un sensualissimo gioco erotico. Messo così suona molto meglio, no?

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