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Magic America, mio padre e quei miti anni 90.

Strano trovarsi a scrivere di qualcosa che ricordi a malapena e che in qualche modo è pieno di ricordi: se penso a Magic America penso a mio padre, ai canali tv di notte e agli anni 90.
La persona che più ha fatto per la mia sessualità è stata mio padre: mi ha sempre detto “nel sesso non c’è niente di male, non è sporco. Fallo sempre con la testa sulle spalle”. Papà era un uomo incuriosito dal sesso, lo si percepiva, anche se in casa lasciava trasparire poco di sé.
Ricordo le videocassette porno che occultava in casa, per non farle trovare e noi figlie e che mamma si rifiutava anche solo di incrociare.
C’erano le sue nottate in piedi, fino a ora tarda: aveva sempre lavorato di notte e diceva che non ce la faceva a prendere sonno presto, e te lo ritrovavi in piedi, nel cuore della notte, mentre sentivi in sottofondo qualche sigla delle reti minori.
Ricordo la voce roca di Maurizia Paradiso che ogni tanto sfociava dalla porta del salotto mentre mi avventuravo in bagno, senza capire molto di cosa succedesse.
A noi era proibito guardare certe trasmissioni, e alcuni ricordi, alcuni brand di quel periodo e alcuni personaggi equivoci o pittoreschi degli anni ’90 me li ricordo di straforo, perché mi sono capitati quasi di sottecchi, con la tv generalista che andava via via sdoganando facce e storie piccanti dai canali minori fino a portarli in prima serata.
Magic America per me è legata a quei ricordi origliati, a quelle voci che a un certo punto venivano abbassate di colpo, di là, se non ero stata attenta a camminare senza far rumore.
Magic America effettivamente ha la forma dei miei ricordi e di quelli di tanti della mia generazione legati a genitori che ti spedivano a letto e tu sapevi che c’era qualcosa sotto a quel coprifuoco, a quelle antine del salotto sotto la tv lasciate chiuse a chiave, a quei silenzi troppo zitti, di notte.

Magic America e le trasmissioni notturne

È curioso lavorare per un sexyshop che ha una storia. Capita più spesso che mi chiedano di scrivere per portali appena nati, fatti tutti di k-word e performance. Invece Magic America ha una storia legata agli anni 80, quando ancora non c’era l’online e tutto veniva fatto per corrispondenza.
Ma ve li ricordate i mitici occhiali ai raggi X che bene o male sono finiti sulle pubblicità in coda ai settimanali di mezzo mondo?
E il famoso massaggiatore per il viso – che andando a memoria mi pare si chiamasse Gigi ma non ne sono certa – quello che era EVIDENTEMENTE un vibratore?!
Tutti abbiamo guardato con curiosità e tutti abbiamo avuto le nostre fantasie su quegli oggetti. Magic America è stato tra i primi marchi a proporre schiettamente vibratori nella vendita per corrispondenza. Se non ricordate nulla di quel periodo vi posso dire che erano i primi passi delle tv private, i canali avevano piccole produzioni nostrane, e la sera, dopo una cert’ora, cominciavano programmi un po’ più discinti, con donne che si spogliavano. Magic America è diventata nota in quel periodo per le televendite e le videocassette hard sulle reti minori lombarde.

Ora? Ora c’è l’online

Ne è passato di tempo, i cataloghi e le vendite per corrispondenza sono andate calando, sono comparsi i primi sexy shop fisici che nel tempo hanno lasciato spazio al virtuale. Magic America è sopravvissuta al cambiamento adattandosi.
Certo: non c’è più quel senso di peccaminoso, quel leggero senso di inadatto e di proibito che aveva stare alzati di notte a origliare le sigle dei programmi – ma, ne sono certa, vi sarà capitato di chiudere la schermata del computer all’improvviso per non lasciare vedere magari un post dei mie che stavate leggendo o per non farvi beccare con qualche porno in streaming!
È così: il sesso è ancora materia proibita, ma parlarne fa bene al sesso stesso. Avete notato come l’online abbia sì, reso facilmente disponibili materiali pornografici, ma abbia reso anche più facile parlare e discutere di sesso?
È quello che stiamo facendo ora e aiuta la propria consapevolezza. Se negli anni 80-90 era tutto generato dalla tv e la visione passiva aveva un gusto soprattutto maschile oggi per fortuna le informazioni si sommano e quello che si ottiene è una visione più equa, sfaccettata e consapevole del sesso e infatti eccoci qui a parlare di sextoy dedicati sia alle donne che agli uomini – o in qualsiasi modo vi piaccia essere definiti.

La manta di Magic America

L’ho ribattezzata manta perché in qualche modo mi ricorda quel pesce, non chiedetemi perché. Me l’hanno mandata quelli di Magic America per una recensione oggettiva.
È la prima volta che ne uso di questo tipo ed ero curiosa di capire le modalità.
Satysfier Partner Multifun 3 (questo è il nome d’arte completo)- è decisamente intuitivo e anche le istruzioni sono facili da comprendere.
Ha la carica con attacco magnetico, il che è comodo perché se vi inciampate nel comodino non strappate il filo, ma di contro bisogna fare un minimo di attenzione che sia stabile la connessione in modo da avere la carica ottimale.
Quando il bottone d’accensione rimane con luce fissa e smette di lampeggiare significa che è carico. Ha due semplici pulsanti che accendono due differenti motori da 10 modalità vibranti ciascuno: possono vibrare o singolarmente e tutte e due insieme cercando la modalità che si preferisce.
La testa è girevole, molto salda, in modo che possiate mettere nell’incavo quello che vi pare: il pene, lo scroto, oppure appoggiarlo alle brandi labbra…. Insomma, come vi va.
È un sextoy che lascia spazio alla fantasia. È interpretabile: potete decidere cosa farne e in che senso, proprio come posizione. Non ha un verso specifico di utilizzo: lo decidete voi mentre giocate.
Risulta molto piacevole anche al tatto- è soft touch con l’unico difetto che il colore scuro attira il pulviscolo atmosferico, ma basta una banale passata con un panno non peloso o con le nude mani per risolvere.

Ma andiamo ai punti vulvetta:

Design 5 vulvette– è onestamente mooolto carino e fotogenico. Un bell’accessorio che non vi metterà in imbarazzo nel caso in cui lo dovesse trovare qualcuno che non deve trovarlo.
Praticità: 4 vulvette: come vi dicevo ottima la forma e il fatto che sia decisamente intuitivo. Bisogna però fare attenzione alla carica magnetica – basta uno spostamento per staccare lo spinotto.
Igiene:5 vulvette: non ha asperità o strane scanalature. Si può lavare immergendolo in acqua, si asciuga in ogni angolo con molta facilità. Sono soddisfatta.

Se vi interessa, la manta di Magic America la trovate qui.

Dai, ora raccontatemi che sono curiosa: che ricordi avete di Magic America?

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