All’ospedale di Varese dove sono stata io vi diranno che l’epidurale è un diritto.
È un centro d’eccellenza, di quelli coi bollini rosa, eh. Non un posto qualunque.
Vi rassicureranno.
Vi faranno fare l’incontro con gli anestesisti.
Vi terranno lì un’ora a spiegarvi pro e contro.
Quando farete le domande e vi accerterete che davvero quando chiederete l’epidurale ve la faranno, loro vi diranno che sì, che è così.
Che c’è sempre un anestesista di turno, libero, pronto a seguirvi.
Che basta essere sotto agli 8 centimetri di dilatazione per farla, e fa effetto in 20 minuti.
Che non ci saranno problemi.
Chiedi e ti sarà dato. O meglio: ti sarà fatta.
Questo è quello che ti senti dire.
Fino a che non arriva il giorno del parto.
Tu arrivi in ospedale. Ti monitorano, ti visitano.
Sei di 5 centimetri. Dici “voglio l’epidurale”.
Ti dicono ok.
Ti portano in sala parto.
E lì poi non te la fanno.
Perché l’epidurale è un tuo diritto fino a che non la chiedi.
Provate: succederà a moltissime di voi.
A me è andata così, ma ho notato che la procedura è stata simile per molte donne che hanno partorito in quei giorni.
Tu arrivi, sei dilatata il giusto, dichiari l’intento, e l’ostetrica di turno che ti prede in affido fa melina (o meglio, per chi non se ne intende di termini calcistici da oratorio: pirla in giro temporeggiando non si sa bene su cosa).
Il mio inferno in sala parto è cominciato così: con un’epidurale fantasma in un’alba gelida del 13 gennaio 2014.
Arrivo in sala parto spinta su una carrozzina. Mi hanno detto che mi fanno l’epidurale, che posso, non c’è problema.
Sto già meglio all’idea perché le contrazioni sono già forti, quindi non voglio perdere tempo.
L’infermiera che spinge la sedia annuncia urlando a qualcuno in uno stanzino “abbiamo una partoanalgesia!”
E io già comincio a rilassarmi. Meno male.
La sala parto è fredda, hanno scordato le finestre aperte e io indosso solo una camiciola a maniche corte.
L’infermiera chiude tutto, accende le luci.
Le dico che c’è molto silenzio e mi spiega che ci sono giusto io e un’altra donna che sta partorendo. Serata tranquilla.
Poi mi fa mettere sul lettino, mi dice di aspettare l’ostetrica per la visita e mi lascia lì.
Difficile dire quanto sia passato.
Fuori sento chiacchierare e ridere.
Passa del tempo. Intanto prego, giuro, prego che quel diavolo di anestesista arrivi.
Non voglio giocarmi l’unica carta buona del mazzo: io un altro parto naturale non lo voglio fare. Intendiamoci: quello di Emma è andato bene. Sono semplicemente state 10 ore di inferno andata e ritorno. Un dolore mai vissuto. L’ho passato, sopportato, controllato. Ma ho giurato che non voglio più sentire nulla del genere in vita mia. Quindi dove cazzo è quell’anestesista?
Si palesa di nuovo l’infermiera che vuole i vestiti del bimbo da mettere sotto la lampada per scaldarli.
Gigi glieli dà.
Io chiedo “ma l’anestesista?”
“Eh, signora, prima la deve visitare di nuovo l’ostetrica, ma stia tranquilla, è qui fuori”.
Ah, quindi è lei quella che sento chiacchierare come se niente fosse. No, perché è passata almeno mezz’ora buona e a me fa strano che ‘sta tizia ancora non si faccia viva. L’altra volta non era stato così. L’altra volta le ostetriche erano state con me da subito. Senza mollarmi un secondo.
Passa un tempo infinito. Finalmente l’ostetrica si palesa: è la ragazza alta dall’accento siciliano coi capelli neri e i riccioli a cavatappi che era lì con l’infermiera che mi ha fatto il monitoriaggio.
È quella.
Va bene.
Ok.
“Come hai detto che ti chiami?”
“Valentina”
Scrive non so cosa.
“Quando arriva il simpatico anestesista?”- le chiedo
“Simpatico?! E chi ti ha detto che sia simpatico?… No, prima ti devo visitare io, poi vediamo se chiamarlo”
“Non farmi aspettare troppo, voglio l’epidurale”
“Eeehhhh, stai tranquilla, che tanto ti devo prima vedere io, non avere fretta”
Ed esce.
Di là comincia a sentirsi trambusto, l’altra tizia che deve partorire sta urlando. Avrà almeno altre 3 persone al capezzale, visto la quantità di voci che la incitano.
L’ostetrica non torna.
È più il tempo che stiamo passando da soli di quello in cui lei è qui.
Le contrazioni si fanno più forti.
Cerco di concentrarmi, di sfregare le mani e contare per controllare il dolore, cerco di pensare che andrà bene, che è il secondo, e col secondo è tutto più facile.
Però ho una paura folle.
E non va bene. Non ho le sensazioni giuste e questa tizia non va bene.
L’altra volta non è stato così. Perché ci sta mettendo tanto? Perché insiste a lasciarmi sola?
Finalmente rientra. E mi visita.
“Come hai detto che ti chiami?”
“Valentinaaaaaaah” riesco ad emettere alla fine di una contrazione che mi sta davvero facendo del male.
“Va bene. Allora appena è passata la contrazione ti visito, me lo dici tu quando posso”.
Aspetto che il male scemi e le dò l’ok.
Lei entra forte ravanando. L’unica cosa che sento indistinta è il liquido amniotico che improvvisamente scende tra le mie gambe.
Cazzo, mi ha rotto il sacco MI HA ROTTO IL SACCO! Senza dirmelo. Senza chiedermelo!
L’altra volta le ostetriche mi avevano chiesto il permesso per farlo con un apposito bastoncino di legno. Te lo chiedono, non è una manovra che possono decidere loro.
Invece lei l’ha fatto. Non mi dice nulla. Non mi dice neanche “hai rotto le acque”. Cazzo, mi ha rotto il sacco. Questo vuol dire che sarà tutto più veloce, in teoria, ma anche che le contrazioni saranno molto più intense.
Ho quasi le lacrime agli occhi. È una violenza questa, una violenza contro me e il mio bambino.
Ho voglia di piangere, ma non devo, devo rimanere concentrata il più possibile.
“Voglio l’epidurale” riesco a gemere tra i respiri affannati.
“Eh, sai mi dispiace ma ormai sei di otto centimetri e non ha senso farla. Fa effetto in un’ora e in un’ora il bimbo è già nato. Guarda, ora se ti va spingi, alzi la gamba così e spingi”
Sono su un fianco completamente impossibilitata a muovermi. Riesco giusto a tenermi su la gamba a mo’ di cane che piscia. Ma è durissima. E il dolore intensissimo.
“Spingi bene quando senti che proprio non ne puoi fare a meno”
Mi segue in un paio di spinte, poi si alza e va nell’altra stanza dove la tizia ancora urla.
Mi molla così, a metà di una spinta dolorosissima.
Esce e non torna per un po’.
Nei momenti in cui respiro quasi piango.
“Non me lo voglio fare l’inferno andata e ritorno. Io ero arrivata in tempo” piagnucolo a Gigi che non sa cosa fare, cosa dire. Impotente tanto quanto me.
Arrivano altre spinte. Ho i crampi alla coscia. Non riesco più a tenere quell’assurda posizione.
Neanche se Gigi mi tiene la gamba.
Arriva una contrazione dolorosissima. Ho la sensazione che mi strappino le budella da dietro.
Urlo “MI VIENE DA SPINGEREEEEEEEEEEEEEE” e penso che davvero il bimbo uscirà in quel momento. Invece nulla.
Il mio intestino è ancora al suo posto. La mia pancia anche.
Di là la tizia che il drappello sta incitando finalmente spara fuori il neonato che piange.
Beata lei.
Ha finito di star male.
L’ostetrica torna. Non riesco a capire quanto tempo sia passato, e soprattutto perché insista a stare fuori di qui.
Io tremo. Mi dice che è normale, sono i tremori del parto.
No, non ha capito. Io sono terrorizzata. Terrorizzata.
Si decide a farmi spostare.
Mi mette sullo sgabello.
Non so. Con Emma avevo avuto sensazioni più precise.
Sentivo come mi andava di mettermi. Avevo passato tantissimo tempo seduta perché mi faceva stare bene. Qui ogni cosa è sbagliata, non riesco a concentrarmi. Non riesco a sentire nulla di bello, di positivo, di incoraggiante.
“Senti… mh…” non si ricorda il mio nome. Per l’ennesima volta non se lo ricorda.
Io il suo si, dal primo momento.
Nadia cazzo. Ti chiami Nadia.
E stai sicura che non me lo scordo finché campo.
“Adesso stiamo un po’ così e spingiamo, eh!”
Sono io che spingo, non tu. IO.
A ogni contrazione urlo.
Non riesco a controllare il respiro e il dolore come col parto di Emma.
In tutto il genio dell’ostetricia qui davanti non mi ha rassicurato neanche una volta.
Non una sola, singola, illuminante parola sul coraggio, sul resistere. Mi ha solo detto di non urlare che non serve.
Fino ad ora si è limitata a dire spingi.
E grazie al cazzo.
Durante le spinte faccio anche la cacca un paio di volte.
“Gli cagherò in testa a ‘sto figlio” annuncio.
“No, è solo che stai spingendo bene. Poi non ti preoccupare, noi ci siamo abituate.”
No, non ha capito che io davvero non sono preoccupata per lei.
Ma proprio per niente. Anzi. Sono contenta di mollargli secchiellini di feci e pipì da pulire. È la mia vendetta primordiale. Infantile. Subdola e ghignante.
L’unica arma che il mio corpo mi concede contro quella donna che mi sta facendo solo del male da ore.
Perché è così, sono passate ore da quando sono qui.
È passata più di un’ora da quando mi ha detto che non poteva farmi l’epidurale… quindi me l ‘avesse fatta a quest’ora avrebbe fatto effetto.
Non ne ha imbroccata una.
Infila una mano dentro dopo l’ennesima spinta dolorante.
Urlo e mi dice di stare zitta, che non serve.
Chiedo se è sceso.
“Mh.”
Che cazzo di risposta è ‘Mh’?
Un centimetro, una manciata di millimetri è una risposta. Non ‘mh’.
Di nuovo qualche minuto dopo stessa cosa. Spinta che mi sventra e lei che misura.
Quindi?
“Qualcosina” mi dice. O meglio: mi accontenta.
Poi si alza, va dietro il paravento a chiacchierare con un’altra tizia.
E la sento dire “è ancora alto”.
A quel punto mi parte l’ansia. Due ore. Sto spingendo da due ore secche seduta sullo sgabello.
E questo non scende.
Basta.
BASTA.
L’ho già vissuto nel mio primo parto una cosa così con Emma che non scendeva, ma dopo due ore era andata. Questo non ne vuole sapere, me lo sento.
Ci sono passata e lo so.
Allora comincio a urlare.
“Fatemi il cesareo!”
“Ma che dici? E ti pare che son cose da dire? Dai, fai la brava”
“Non faccio la brava! Voglio il cesareo!”
“Ma smettila e non urlare e adesso spingi”
“NON SPINGO! HO DETTO CHE NON SCENDE! E’ GROSSO E NON SCENDE CAPITO? NON SCENDE! NON STA SCENDENDO! STO COSì DA DUE ORE NON SCENDEEEEE”
“Piantala di fare i capricci e spingi ancora una mezz’ora”
Ma sta scema ha idea di cosa sia mezz’ora di inferno?
“NOOOOOO! FATEMI IL CESAREO! Te lo chiedo per favore, te lo sto chiedendo per favoreeee. NON SCENDEEEEEEEE.”
Sulla porta si palesa uno coi baffetti, piccoletto.
“Chi è quello?”
Mi dice il nome del medico e mi dice che è l’anestesista. Cazzo, allora l’uomo dei sogni esiste, e dove l’hanno tenuto nascosto fino adesso?
L’uomo chiede a una tizia lì accanto perché non mi accontentano.
Allora si può fare, Allora forse ho ragione.
Urlo ancora di più. L’ostetrica si innervosisce.
Mi strattona e mi mette in piedi.
Io ho le gambe bloccate.
Sto urlando, non ho più contegno.
Piango, supplico e urlo tutto insieme.
“Piantala e vai sul lettino. Su! Muovi ‘ste gambe”
Ma le mie gambe non si muovono. Sono in piedi e non riesco a fare un passo. Sono di legno. Di gesso. Di marmo. Non lo so. Sono tutto tranne che carne.
Ma ho le doglie.
L’ostetrica mi urla dietro come se fossi una bambina scema.
Mi trascina in qualche modo fino al lettino. La stanza si è improvvisamente riempita di gente. E dove cavolo erano tutte queste persone? Dove stavano mentre avevo bisogno di assistenza?
Tutte sono lì per convincermi che devo spingere ancora.
Tutte ce l’hanno con me.
Improvvisamente compare una dottoressa. Non si presenta. Non conosco il nome. Avrà sui quarant’anni e i capelli ramati, tipo saggina, raccolti in una coda.
Sto continuando a urlare imperterrita che voglio il cesareo e cazzo me lo devono fare.
“Oh! Che parole!”
La saggina mi dice “Signora lei si sta comportando in maniera inaccettabile! Io non tollero che mi si dica cosa fare! Ho 17 anni di esperienza e non esiste che si facciano cesarei in questo modo. Lei sicuramente partorirà un bambino grosso tanto quanto il precedente”
“NON E’ VERO! C’E’ LA CARTA DELLA MIA GINECOLOGA CHE DICE CHE E’ GROSSO E ANDAVA FATTA LA VISITA”
“E perché non l’ha fatta?”
(ma dico, siamo al ridicolo?)
“NON L’HO FATTA PERCHE’ DOVEVO FARLA A TERMINE TRA 5 GIORNI! C’E’ SCRITTO CHE E’ GROSSO!”
Si gira verso Gigi furibonda
“E Lei non le dice nulla?!”
“Cosa le devo dire? Guardate come la state trattando!” la rimpalla Gigi, più disarmato di me.
“Vada sul lettino, si muova che la devo visitare! Non si fa nulla se non si fa visitare!”
Anche le ostetriche tentano di mettermi sul lettino per la fantomatica visita.
Continuo a urlare, inarco la schiena. Sono intrattabile, strillo ormai senza tregua.
Qualcuno mi caccia due dita dentro, tutte mi insultano perché non si fa così, perché è inaccettabile, perché io non devo comportarmi a questo modo. A me sembra di morire.
Non è una sala parto, è una macelleria messicana e mi lasceranno qui a sventrarmi senza fare nulla.
Ma dove sono capitata? Dove?
Poi la dottoressa saggina si convince con un “va bene, facciamo questo intervento inutile”
Mi infilano un catetere urlandomi di non fare storie, che milioni di donne sopportano il fatto che le si metta un catetere. Poi mi fanno spostare su una lettiga nel bel mezzo di una contrazione.
Chiedo un attimo per respirare e la risposta è lapidaria.
“Eh, no bella, adesso non c’è più tempo. Muoviti!”
Salgo sulla lettiga, mi portano in sala operatoria.
Qualcuno mi chiede se voglio la spinale o se voglio essere addormentata.
“Addormentata” dico.
Mi legano le braccia stese e le gambe chiuse.
Non so più come fare a resistere al dolore delle contrazioni.
Il medico coi baffetti mi mette una mascherina vicino. Vedo teli verdi stesi. L’ostetrica stronza che è sulla porta e parla con altri. Intravedo il medico che mi ha visitata all’inizio, ci sono altre persone, forse assistenti. Non so.
L’anestesista mi chiede se ho fatto altre anestesie totali, dico di si, altre tre e tutte andate benissimo.
Finalmente mi mette la mascherina sulla bocca, inspiro ed espiro e si fa il buio mentre del disinfettante freddo mi passa sulla pancia.
4 chili e 330 grammi.
Giovanni è nato al di sopra di qualunque stima.
Sul referto medico c’è scritto “cesareo per mancato impegno” ovvero che il piccolo non si sarebbe mai incanalato. Non sarebbe nato.
4 chili e 330 grammi.
Andava fatto per forza un cesareo.
4 chili e 330 grammi.
Ben al di sopra dei 3 chili e 610 grammi di sua sorella.
Avevo ragione io.
Non sarebbe sceso.
Non ce l’avrei fatta.
E lui era grosso. Forse con un’epidurale. O forse neanche con quella.
Fatto sta che avevo ragione io.
Stronze.
Non ci sono parole Vale. Fa incazzare talmente tanto che viene solo voglia di andare là e prendere a sberle tutto il reparto.
Questo commento è stato eliminato dall’autore.
Mia figlia era piccola, due chili e mezzo. L'epidurale mi è stata fatta a 5-7 cm di dilatazione, questo al Sant'Anna di Torino, non li ringrazierò mai abbastanza.
Ma che stronze!!!
Guarda hai tutta la mia comprensione, mi è sembrato di rivivere il mio ultimo parto…
Non ho parole… le hai già dette tutte tu. Mi vengono solo offese e tanta, tantissima voglia di diffamare tutte ste persone di m…
Spero tu ti riprenda presto.
Abbi pazienza, purtroppo ora c'è il post parto.
🙁
che stronze
grazie di aver condiviso, spero che serva ad altre. Ma, domanda? denunciare l'accaduto? quantomeno macchiare la candidezza professionale dell'esperta ostetrica?… perché a rottura di cazzo ci sta anche di rispondere con rottura di fondischiena. un abbraccio
Grazie Sara! In realtà come scrivevo nel primo parto ho trovato delle ostetriche straordinarie. Purtroppo una si è licenziata, l'altra era in maternità (e le auguro vivamente di non essere assistita dalla stronza che ho trovato io). Purtroppo la differenza tra un bel parto e uno brutto la fa chi ti assiste. A me a 'sto giro è andata malissimo.
Ciao Laura. Beata te. Io ci speravo vivamente nell'epidurale, soprattutto perché me l'avevano venduta come una cosa fattibile senza problemi. Evidentemente a Varese predicano bene e razzolano male, sulla pelle delle pazienti.
Grazie mille Acquacri. Spero che parlarne serva. Non tanto per diffamare, quello non ha valore, quanto per fare in modo che la gente sappia quello che succede davvero e come si viene trattati in certe strutture. Spero che non capiti a nessun altra.
Raffix, non ho ancora denunciato perché in casa mia remano tutti contro. Mi dicono "ma ormai cosa lo fai a fare, è tutto finito" "è la tua parola contro la loro", "poi ti tocca spendere i soldi dell'avvocato" etc. etc. Io appena mi rimetto e riesco ad andare dai carabinieri sulle mie gambe, denuncio tutto.
Praticamente il mio parto (a parte il finale). Pazzesco. http://unamammainpiu.blogspot.it/2012/02/il-mio-parto-lettura-sconsigliata-un.html
denunciali….
Nunzia, Appena riesco a fare a piedi da sola la strada da casa alla caserma dei carabinieri, vado e lo faccio.
Simona, vuoi dire che poi te l'hanno fatto nascere forzatamente col naturale? Macelleria messicana anche tu?
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Sono capitata per caso a leggere il tuo post… Questi sono fuori di testa!!
Spero di non capitare da gente così quando toccherà a me partorire (tra molti anni credo)
Giusto oggi con una collega in prossimità della fine della gravidanza ho ricordato i momenti del parto del mio unico figlio, vent'anni fa. Ero convinta che certe cose non capitassero più, e che si fosse diffusa una maggiore professionalità (perchè far partorire le donne in serenità è parte della professionalità di medici, ostetriche e infermieri, non una cosa in più). Noto con dispiacere che non è cambiato nulla. Siamo carne da macello. Io avevo subito la flebo di ossitocina pur non ricorrendone per niente l'indicazione. Il parto fu breve, ma spaventosamente doloroso. Una mia amica ostetrica (lavorava sul territorio, lei, non in ospedale) mi confidò che la flebo serviva per gonfiare il rimborso al medico, con un caso assolutamente non necessario di "parto medicato". Macellai, davvero.
Ciao Valentina, grazie per aver condiviso la tua esperienza anche se dolorosa.
Sono davvero felice di leggere che il tuo bimbo è nato e sta bene e sono sicura che anche tu ti riprenderai presto perché si capisce che sei una persona forte e in gamba.
Io ho fatto il cesareo la prima volta, programmato per un problema agli occhi e comunque mio figlio era trasversale, ma avevo un medico fantastico e ho scelto di pagarmi la clinica di tasca mia pur di non andare in ospedale.
Ora sono in Olanda e aspetto il secondo e sono molto in ansia perché non ho il mio fantastico dottore e non so bene come loro, qui, in un paese straniero che ancora non conosco bene, si comporteranno.
Non sembrano avere problemi con l'idea di un secondo cesareo, ma mi hanno proposto un travaglio con epidurale da subito per evitare sforzi agli occhi, e sono entrata nel panico. Mi hai fatto molto pensare che in caso dovrei davvero assicurarmi che l'epidurale me la facciano per non passare il tuo inferno e pure giocarmi l'occhio.
Scusami sono andata fuori tema, ma volevo dirti che ammiro il tuo coraggio e determinazione anche in una situazione fuori controllo, fai la denuncia, "non servirà a niente" magari ma almeno tu saprai di aver fatto tutto quello che potevi.
Auguri a te e alla tua famiglia, soprattutto i piccoli!
denuncia ste stronze
Denuncia, Valentina. Per amore di te stessa, per il senso di impotenza che ha dovuto sopportare il tuo compagno, perché non accada ad altre donne e ad altri bambini…
Quella che hai vissuto non è solo incompetenza professionale: è odio per le donne e per la vita, è un atto di violenza gravissimo che non deve restare impunito. Vi auguro tante cose belle!
Come rovinare uno dei momenti più belli della vita di una donna… Non ho parole.
A me è andata decisamente meglio. Avevo fatto la visita anestesiologica, avevo chiesto l'epidurale (ero al terzo parto e dopo quello che avevo passato con gli altri due avevo deciso che no… non ci stavo…). Mi hanno indotto il parto con il gel… in un attimo sono iniziate le doglie e ho chiesto l'epidurale. Mi hanno risposto che era tardi, che mi ero già dilatata molto in fretta. Peccato che durante i parti precedenti gli ultimi centimetri di dilatazione erano stati i peggiori con la conseguenza che ho partorito quando ero solo a 8 cm e non c'era verso di dilatarmi di più. SFASCIATA nel senso letterale del termine! Ho deciso di "farmi sentire" dicendo (testuali parole): " non me ne frega un c…o se è troppo tardi… chiamate l'anestesista che parlo con lui". E' arrivata una lei che per fortuna ha capito al volo la situazione… non sarei arrivata in fondo. Mi ha detto di star tranquilla… l'unica cosa che avrebbe potuto fare era una spinale… "Faccia quello che vuole basta che faccia qualcosa" è stata la mia risposta. Tempo 15 minuti ero in sala parto, l'anestesista (una donna che non ringrazierò mai abbastanza) ha aspettato il culmine di una contrazione per farmi l'iniezione nella schiena. Sentito nulla. Tempo 30 secondi e … ho raggiunto la pace dei sensi! Arrivo dopo un paio d'ore a dilatazione completa senza più sentire un minimo doloretto. Con tre sole spinte con quella forza fisica che, senza aver passato prima l'inferno, avevo ancora intatta. Lo rifarei domani. Come vedi a me è andata molto meglio. Non c'entra la Struttura ma il Personale che vi lavora. Auguriamoci che di Personale come quello che hai trovato tu ce ne sia veramente poco in giro. Auguri a te, a Gigi e ai tuoi bimbi che, malgrado l'incapacità e l'insensibilità di certe persone, sono venuti al mondo e ora vi riempiranno la vita di GIOIA PURA!
Leggendo mi chiedevo quando sarebbe arrivato il momento in cui le avresti dato un bel calcio in faccia. Si meritava almeno il naso rotto.
Credo proprio che lo farò.
Grazie Geneve. Si, credo che appena sarò in grado di farlo, andrò a denunciare. La cosa che mi preme di più è che nessun altra debba sopportare un trattamento simile.
Camilla, ti auguro un parto meraviglioso, quando deciderai di avere figli. 🙂
Purtroppo quello che succede in sala parto è difficile da documentare. Difficile reperire prove e testimonianze. Purtroppo si, se capiti in mano alle persone sbagliate rischi davvero di essere carne da macello. Mi hanno rovinato un momento fondamentale della vita per pura incompetenza. Per fortuna ci sono anche ostetriche bravissime. Nel primo parto sono stata fortunata. In questo no.
Eleonora ti faccio tantissimi in bocca al lupo per questo parto. Immagino che essere in un paese straniero metta un po' di ansia… ma mi viene da pensare che qualsiasi altro posto sia meglio della bigotta Italia dove si deve per forza soffrire. (ps. io avrei pagato volentieri un anestesista se mi avessero assicurato l'epidurale).
Grazie mille anche a te per la tua testimonianza. Trovo che sia vergognoso arrivare a dover fare le pazze e urlare contro il personale medico per farsi ascoltare. Forse sarebbe il caso di insegnare a queste persone cosa significa fare vera assistenza. Un abbraccio grande anche a te.
🙂 Purtroppo ero presa a soffrire, avevo le gambe bloccate e la schiena praticamente paralizzata… Spero che andando per vie legali le cose possano risolversi.
Grazie Valentina! Tengo le dita incrociate 😉
Io mi sono sentita tranquilla a partorire in Italia solo ed esclusivamente per via del mio medico sempre presente del quale mi fidavo totalmente e perché ho partorito in clinica con lui.
La mia migliore amica dopo il primo parto (inizio naturale seguito da cesareo d'urgenza, per fortuna tutto bene) ha avuto una depressione fortissima che ancora si trascina dopo anni per il trauma dell'esperienza in ospedale! E non è nemmeno l'esperienza peggiore di cui sono a conoscenza purtroppo…
Secondo me è pazzesco che ti dicano una cosa e poi non la rispettino, ecco, questo mi fa arrabbiare. Almeno lo dicessero subito che l'epidurale non la fanno?!
Per non parlare della mancanza di rispetto totale per te come paziente.
Diciamo che se prendono a trattarmi male in olandese almeno non capirò tutto 😉
La mia idea è che non vogliano fare l'epidurale perché in questo modo pare che i parti durino di più, se tu crepi dal dolore loro se la sbrigano prima. Ragion per cui io farei la denuncia, preannunciandola anche all'URP dell'ospedale o passando attraverso il Tribunale per i diritti del Malato.
"Ormai è acqua passata" non è una giustificazione, denuncia tutti: trova un bravo avvocato e denuncia tutti.
Non farlo per te, quanto per chi passerà di là in futuro…
…mi spiace che il tuo parto sia andato così valentina, sarò una voce fuori dal coro, a settembre 2013 ho partorito a varese ed ero nella tua stessa camera, facendo l'iter che hai detto tu, con incontro con l'anestesista etc…anche a me avevano detto che l'anestesista sarebbe stato presente in struttura 24h e che avrei potuto chiedere l'epidurale se al disotto di una certa dilatazione…consigliavano di richiederla subito perché potesse fare effetto…altrimenti sarebbe stata inutile..e non l'avrebbero fatta…sono entrata in sala parto alle 10.30 e ho iniziato a chiedere l'epidurale a tutti, anche all'infermiera che mi ha portato nella sala parto…mi hanno visitato non so' quante ostetriche e quanti anestesisti …alla fine me l'hanno fatta….. quel giorno hanno fatti nascere 20 bambini… la mia é nata alle 18… ho un ricordo bellissimo…di tutto lo staff…ho conosciuto i gruppi presenti in 3 turni…e tutti sono stati professionali e comprensivi…forse come dici tu dipende da che staff trovi…ma per me varese é un'ottima struttura e la consiglierei..se avrò un altro figlio sicuramente tornerò lì …
bravissima. ho sofferto con te. e congratulazioni!
So per esperienza che puoi far fare un esposto alla procura della repubblica e che in centro varese c'è uno studio di avvocati abbastanza affermato che sarà ben disposto ad aiutarti
Mi dispiace tanto. Davvero.
Spero sempre che chi passa per queste cose abbia poi la forza di denunciare. Per se stessa e per le nostre figlie, future donne e future mamme.
Questo post dovrebbe fare il giro d'Italia, perché tutti sappiano, ma anche perché qualcuno di quell'ospedale legga e riferisca.
Non sto a raccontarti la mia esperienza, ma mi hai fatto passare la tristezza per dover fare fra 5 mesi un cesareo, mio secondo parto, dopo primo parto spontaneo.
Sono profondamente addolorata per la brutale esperienza che tu e il tuo compagno abbiate dovuto vivere e sono profondamente addolorata per la macchia indelebile finita su quello che avrebbe dovuto essere un momento meraviglioso.
Ti prego non lasciarti abbattere.
I miei più cari e affettuosi auguri…non potendoti stringere di persona.
Annabella
vergognati valentina maran…ignorante
Ciao Cris, anche a me il primo parto era andata bene. Non avevo voluto l'epidurale perché ci tenevo a fare il parto naturale. Una mia scelta. 10 ore di travaglio e due ostetriche fantastiche: Angela (che purtroppo si è licenziata) e Adria ( che è in maternità). Loro sono state straordinarie e quando sono tornata per il secondo parto ero serena. In realtà ho trovato delle pessime persone. Uno staff di menefreghisti incompetenti. La differenza la fanno le persone che ci lavorano. Per il secondo parto ti auguro di non trovare quelli che ho trovato io! 🙂
Credo anch'io che sia così. E anche perché meno ti toccano, meno responsabilità hanno.
Epidurale significa toccarti la schiena, con il rischio, anche minimo, che ci siano delle controindicazioni. Loro ti avvisano prima, ma probabilmente lasciarti crepare dal male è uno scarico di responsabilità.
Grazie mille. 🙂
AH!AH! Beh, vero! 🙂 Guarda, io sarei anche stata disposta a pagarmela l'epidurale, ma è inaccettabile che ti prendano per i fondelli dicendo che te la fanno e poi non è così.
Posso chiederti di darmi qualche dettaglio in più in privato? Sia sul da farsi, sia sugli avvocati? La mia mail è valentina@valentinamaran.com 🙂
Ciao Sara. Al momento ho fatto una mail all'URP, ufficio relazioni col pubblico. vediamo cosa dicono. Poi mi muoverò con le denunce, appena capisco bene chi contattare.
Dane, sì, l'idea è proprio quella.
Annabella, grazie. Il tuo abbraccio arriva stretto e caldo anche da qui! 🙂 Non ti intristire per dover fare un cesareo… ogni parto ha la sua storia e le sue esigenze. Io desideravo farlo dall'inizio perché il bambino si presentava già molto grosso… mi avessero ascoltata ci saremmo risparmiati un sacco di casini tutti.
Se magari metti una bella firma so anche chi sei.
posso dirti che di sicuro sbagli perchè anche io ho avuto un'esperienza li a varese e mi ha assistito proprio l'ostetrica Nadia e devo dire che mi sono trovata benissimo, una persona totalmente diversa da quella che tu ha descritto stento a crederci. Una persona dolce, sensibile e anche competente, devo ringraziare il cielo per aver avuto un'ostetrica così al mio parto. Secondo me in quella fase hai visto tutto in maniera negativa, visto che dici che già non volevi fare un parto naturale, e ti ha fatto vedere le cose in nero. Secondo me l'epidurale non è un farmaco salvavita quindi è inutile che ti affanni a dire che ti hanno fatto un torto a non fartela…poi pensala come vuoi e poi perchè la tua ginecologa non ti ha fissato una data per il cesareo?
Tute scenate, se fai un figlio lo sai che poi fa male… poi l'Italia e' un paese del terzo mondo ed e' pazzo chi ancora mette al mondo dei figli in un paese cosi', mi spiace della brutta avventura, ma ti prego basta vai via dall'Italia maledetta di queste situazioni assurde uniche.
Io sarei morta prima di arrivare al cesareo. Complimenti, e congratulazioni.
Ho letto il racconto e sono rimasto basito. Una donna che partorisce dovrebbe avere la massima tutela e conforto possibili in un Paese civile.
Valentina hai il dovere di fare una querela, non solo per questioni di giustizia nei tuoi confronti ma, soprattutto, per tutelare le altre donne che andranno a partorire in quell'ospedale.
L'ostetrica si è comportata come il peggiore degli impiegati statali e merita di andare a pulire i cessi.
Se poi ti preoccupi per i costi di un eventuale contenzioso, non ho dubbi che potremmo lanciare una colletta e aiutarti. Tra persone per bene è il minimo.
.. di storie come queste sull'ospedale di Varese ne ho sentite parecchie ed è per questo che ho partorito 2 volte a Cittiglio dove ho trovato sempre angeli … sapevo che se si fosse prospettato un parto difficile o con complicazioni sarei andata direttamente a Varese dove hanno tutte le attrezzature e competenze per curare prematuri ma fortunatamente non è stato cosi' … peccato che a tanta decantata professionalità e preparazione non si accompagni uguale umanità … e poi, quando si perde quella si finisce per perdere anche in professionalità, sembra un gioco di parole ma non è cosi' ? un professionista non dovrebbe anche curare l'aspetto psicologico del momento ? … in questo caso poi sarebbe servita semplicemente la piu' elementare educazione e rispetto … mah …
Valentina denuncia tutti, sono troppi gli individui che con un camice fanno i "padre eterni", vergogna !!!
Il mio bimbo di sette mesi è morto. devo partorire. mi inducono le doglie la notte. l'anestesista? non si preoccupi signora, nel suo caso non dovrà sentire dolore.
Arriverà alle 10 del mattino, dopo la peggior notte della mia vita. e avevo gia partorito…
sono d'accordo con ANonymous 7.39. questa gente va QUERELATA
Mi dispiace davvero e per quel che vale ti sono vicina. Che in un Paese evoluto ( o che si crede tale) si debba far vivere l'epidurale come la richiesta di una lagna che non sopporta il minimo dolore è assurdo.
vadano a farsi togliere i denti senza anestesia tutti quelli che la pensano così.
Non è un favore che mi fai l'epidurale è un mio diritto.
auguri Valentina a te ed al tuo Giovanni.
Ciao, sono Valentina, mamma di Rebecca, nata all'ospedale del Ponte, sotto ossitocina, senza epidurale, mi hanno rotto il sacco anche a me perchè la mia bimba non collaborava. Dopo 3 ore e 20 minuti di contazoni ogni 20 secondi , avevo la mia bimba tra le mie braccia. 53 cm per gr 3.980 Credo che sia vergognoso. Ma non e ostetriche. Tu Valentina! Il tuo rifiuto a priori, la tua richiesta di analgesia ancora prima di avere forti contrazioni. Vergognoso parlare del parto come UN INFERNO ANDATA E RITORNO. Vergognosa è la tua mancanza assoluta di collaborazione, nel non seguire le indicazioni delle ostetriche e godere nel cagarle in testa. Se ti sei accorta di una sala parto fredda, è perché non stavi veramente male, perché con intense contrazioni, hai una caldo assurdo e sudi come un cammello nel deserto. Vergognoso è nel non concentrarti nella cosa primordiale d noi donne: la nascita di tuo figlio. Accoglierlo e accompagnarlo già al momento più difficile della sua vita: la nascita. Credi sia una cosa difficile solo per te? Tu senti dolore…perchè è lui che sente dolore! E' vergognoso…vergognoso che una donna si comporti così in sala parto. Non hai ragione: hai torto marcio! E per la cronaca: MANCATO IMPEGNO, si riferisce al TUO mancato impegno, non quello di tuo figlio! Ah! Dimenticavo: ho partorito anche io sullo sgabello, perchè non scendeva…e quello era l'unico modo per aiutarla a scendere.VERGOGNATI!!!!!!!!!
Donne che odiano le donne. Questo commento è imbarazzante e purtroppo rappresenta la diffusa e triste competizione che regna in una certa parte del Mondo femminile. Ogni donna è un universo a sè stante. Non tutte hanno la stessa sopportazione del dolore. Alcune allattano, alcune scelgono di allattare, alcune partoriscono naturalmente, altre no… non è da questo che si giudica una brava mamma. Di certo questa carica di giudizio e intolleranza verso il prossimo non è certo indice di equilibrio e serenità e mi preoccuparei maggiormente di non trasmettere simili sentimenti a mio figlio che non nel fare o non fare un epidurale. Si viene al mondo in tanti modi, a volte, purtroppo, con delle stronze che insultano una povera mamma che cerca solo di esercitare il suo sacrosanto diritto di scelta… superato quel momento, se sei una bella persona, lo trasmetterai al tuo bimbo, in qualsiasi modo sia arrivato in questo curioso mondo popolato, purtroppo, da persone non sempre belle.
E' quello che ho detto anche io! Vergognati Valentina. Sei tu che hai rovinato il momento più bello della tua vita. IGNORANTE è proprio la parola giusta nel tuo caso! Oltretutto Nadia è un'ostetrica bravissima…se ha agito così…è perchè eri tu a non essere collaborativa, intrattabile. Non so come abbia fatto a non tirarti due pizze in faccia!!!!!
Ciao, sono Valentina, mamma di Rebecca, nata all'ospedale del Ponte, sotto ossitocina, senza epidurale, mi hanno rotto il sacco anche a me perchè la mia bimba non collaborava. Dopo 3 ore e 20 minuti di contazoni ogni 20 secondi , avevo la mia bimba tra le mie braccia. 53 cm per gr 3.980 Credo che sia vergognoso. Ma non e ostetriche. Tu Valentina! Il tuo rifiuto a priori, la tua richiesta di analgesia ancora prima di avere forti contrazioni. Vergognoso parlare del parto come UN INFERNO ANDATA E RITORNO. Vergognosa è la tua mancanza assoluta di collaborazione, nel non seguire le indicazioni delle ostetriche e godere nel cagarle in testa. Se ti sei accorta di una sala parto fredda, è perché non stavi veramente male, perché con intense contrazioni, hai una caldo assurdo e sudi come un cammello nel deserto. Vergognoso è nel non concentrarti nella cosa primordiale d noi donne: la nascita di tuo figlio. Accoglierlo e accompagnarlo già al momento più difficile della sua vita: la nascita. Credi sia una cosa difficile solo per te? Tu senti dolore…perchè è lui che sente dolore! E' vergognoso…vergognoso che una donna si comporti così in sala parto. Non hai ragione: hai torto marcio! E per la cronaca: MANCATO IMPEGNO, si riferisce al TUO mancato impegno, non quello di tuo figlio! Ah! Dimenticavo: ho partorito anche io sullo sgabello, perchè non scendeva…e quello era l'unico modo per aiutarla a scendere.VERGOGNATI!!!!!!!!!
Non le risolvi. E' una cosa naturale e fisiologica! La schiena e gambe si bloccano quando si arriva a dilatazione completa, per preservare il bimbo in arrivo. Puoi fare tutte le cause che vuoi. Ma hai torto. L'ignoranza non viene riconosciuta, ne premiata, ne elogiata.
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quante scene e che poca collaborazione la tua. No comment.
La scopetta si chiama Monti.
Ciao Valentina, mi spiace per la tua esperienza negativa al ponte, ma da quello che hai scritto non mi sembri molto informata! L epidurale si può fare se la dilatazione non é già avanti, altrimenti non ha molto senso, dato che deve avere il tempo di fare effetto! E nei secondi figli che di solito è tutto più veloce spesso é molto difficile farla!! Mi sembra tutto un po' esagerato, insomma non spaventiamo così le mamme che dovranno partorire!! Infondo una volta come facevano? Tu pensi di essere nata con l epidurale? E poi scusa, la cosa importante non é che tuo figlio sia sano e stia bene? Tutto questo mi sembra solo dovuto allo stress del parto agli ormoni ecc.. Il parto é un momento difficile per tutte le donne, non solo per te cara.
trovo pazzesco tutto questo. quello che conta per te Valentina, è solo non soffrire????oh, il parto è un momento di sofferenza da secoli!!!se non sei pronta a voler soffrire, ti facevi programmare un cesareo invece di fare tutto questo casino e sopratutto SPAVENTARE le mamme che devono partorire!ti pare???vergognati!!!a sappi anche che si possono partorire bambini anche di 6kg, quindi se proprio vuoi rompere, fallo bene ed informati prima.
ecco…c'e' qualcosa che non torna;
primo parto a tuti i costi volevi parto naturale; al secondo a tutti i costi iniezione …bha….te la stai prendendo con troppe persone per darti ragione….da quelli che ti hanno spiegato in cosa consisteva l'iniezione (e nn mi ricordo si parlasse di 20 minuti per fare effetto ma di piu') a tutto lo staff che ti ha accompagnato al parto!!!ci sta trovarne anche un paio che nn ti stiano bene,,,,ma TUTTI….!!!
secondo me hai vissuto un po male la cosa e l'hai esasperata….sono esseri umani anche loro e ci devono sopportare a volte per lunghe ore…e se con le buone non ottengono risultati probabilmente il passo successivo è provare avendo un po di polso….ma non parliamo perfavore di "macelleria messicana" no..siamo troppe le mamme che invece si son trovate bene con le stesse persone di cui parli….
io ho passato parechie ore in sala parto e a un certo punto non mi sopportavo piu' io, ho avuto una lacerazione di 3° grado e un bambino di quasi 4 kg….ho fatto l'iniezione dopo 16 ore di contrazioni non regolari e il piccolo e' nato alla 24° ora…e per giunta non ha fatto neanche completamente effetto , e' un analgesico quindi va da persona a persona l'effetto ….ma ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno accompagnato.
Ti meriti una bella denuncia per diffamazione!
Sarai anche brava a scrivere ma sei proprio una persona ignorante!!!
Cara Valentina innanzitutto mi dispiace per il tuo vissuto! Credo che mettere al mondo dei figli, partorirli e crescerli, non sia mai facile… per nessuna donna, anche se è il secondo o il quinto parto la paura c'è sempre! Io ho partorito al Ponte un anno fa e devo dire che la mia esperienza è stata diversa dalla tua e vorrei raccontartela brevemente, perché credo che ora quello che prevale in te sia la rabbia, la delusione per non aver avuto il parto che volevi o per non essere riuscita a vivere appieno un’esperienza così unica!Penso che col tempo riuscirai rielaborare e fare pace prima di tutto con te stessa. Una volta un’ostetrica mi disse che nei mesi successivi al parto, ci ripensi spesso perché hai bisogno di riviverlo tante volte per riuscire a rielaborarlo,a ricomporre i pezzettini, a ridimensionare il tutto…perché il parto è una ferita per tutte le donne, un distacco oltre che dal bambino anche dalla tua vita precedente. Quando ho partorito io, Nadia, l'ostetrica che mi ha seguito, si è presa cura di me e del mio dolore ( e ti assicuro che era davvero tanto). Anch'io sono arrivata ad un punto in cui avrei fatto qualsiasi cosa per non sentire più tutto quel dolore, penso che tutte le donne arrivino a quel punto… ti senti morire, senti che non ce la fai più. Però quello che mi faceva forza era che di li a poco sarebbe finito tutto e avrei avuto il mio bimbo tra le braccia…cosa c'è di più bello??? cosa c'è di più bello per una donna???!!!è stata l'esperienza più intensa della mia vita e anche la più dolorosa!!ancora oggi ricordo di quella notte il silenzio, la pace, la potenza della vita e la potenza del mio corpo!!mi piace ripensarci quando devo farmi forza per affrontare qualcosa di difficile, qualche prova! i giorni immediatamente dopo il parto pensavo che se avevo fatto quello potevo fare qualsiasi cosa! Non sono arrivata impreparata però a quel momento, qualche volta avevo pensato che forse, se proprio non ce l’avessi fatta, avrei potuto fare l’epidurale ma non ci ho mai pensato seriamente perché sapevo che potevo e volevo farcela. Quello su cui mi sono concentrata durante tutta la gravidanza è stata la relazione con il mio bimbo…e poi ho letto, ho letto un sacco, ho letto libri scritti da donne (anche loro ) che aiutano altre donne a partorire, ho fatto il corso pre parto, mi sono confrontata con altre donne come me. Quando sono arrivata in sala parto ho accarezzato il mio bimboe gli ho detto “dai che ce la facciamo, anche se fa male , tra poco ci possiamo abbracciare, finalmente!!!”Vedi credo che sia qui la differenza, prepararsi, avere consapevolezza delle proprie risorse, delle proprie forze! Certo chi ti sta vicino in quei momenti è importante, ma io credo che le relazioni si costruiscano sempre in due, a volte una delle due persone tira su un muro e non lascia spazio all’altra di poterlo valicare, magari anche inconsapevolmente. Prova per un attimo a metterti dalla parte di quell’ostetrica…credi che possa volontariamente averti voluto fare del male? Io non credo sai…io penso che sia anche loro interesse che le cose vadano per il meglio, che le mamme siano mamme contente e che i loro bimbi stiano bene. Anche perché come in tante cose, se tutto va bene hai fatto il tuo dovere, se le cose deviano anche solo un po’ dalla normalità, sono tutti pronti a puntare il dito. Penso che non lo facciano per sentirsi dire grazie, ma per quell’amore che le lega alla loro professione e senza il quale, quel lavoro di sacrifici, non potrebbero farlo. Scusa la lunghezza…
A’bella, tu hai partorito come volevi tu, se Valentina voleva partorire diversamente era suo diritto farlo. Non c’è un modo “giusto” e uno sbagliato.
Tutta sta retorica del “concentrarsi” e pensarlo e volerlo e ste balle, va bene, ma fatevelo per voi. Se chiedo l’epidurale, non metti in discussione, semplicemente me la fai.
siamo tutte diverse e abbiamo modi diversi di affrontare le diverse situazioni. A te andava bene il tuo? benissimo. Se un’altra vuole una cosa diversa, perchè la fa sentire più sicura e tranquilla, allora si fa quello. Fine.
PS ma cosa ti fa pensare che la donna che scrive non abbia letto libri prima? o fatot corsi pre-parto? o che non abbia carezzato la pancia dicendo: ce la facciamo?
L’ho fatto anch’io. Tutto. Ma non sempre le cose vanno in quella direzione. E infatti la mia non sarebbe mai nata in modo del tutto naturale. E’ servita l’induzione e l’episiotomia, nonostante tre ore di spinte. Quindi, ritieniti fortunata che evidentemente il tuo utero e vagina ti hanno consentito di partorire naturalmente senza problemi, ma non pensare per questo che sei stata più brava di altre.
Valentina, ti prego, denuncia queste stronze naziste. Ho fatto leggere il tuo racconto a mia moglie, avvocato, ha detto che ci sono tutti gli estremi per procedere in sede civile e penale.
Valentina, devi assolutamente denunciarli. Ci sono tutti gli estremi per procedere in sede penale e civile.
Grande Valentina e grazie, a nome di tante donne, per aver denunciato tutto questo.
Monica Cartia
Ciao Valentina, sono giovane e non ho figli quindi non posso capire, ma il tuo racconto mi ha intristita e fatta incazzare non poco… spero che questa nadia e la sua combriccola di incompetenti siano costretti a cedere il posto a gente che sa fare il proprio mestiere, anche se credo che evitare le epidurali, a questo punto, sia proprio una politica dell'ospedale… il modo in cui ti hanno trattata, purtroppo, sarà farina del loro sacco. Tienici aggiornate per quando denuncerai! Un abbraccio a te e anche ai tuoi bimbi
Daniela
Ps. Non farti abbattere dagli ultimi commenti, in Italia si deve imparare a pretendere giustizia!
mi dispiace la tua brutta esperienza ma creso che un pó sia stata anche colpa tua… certo il personale non ti è stato di grande supporto ma tu hai perso le staffe solo perchè non ti facevano l'epidurale hai avuto un precedente parto già dovevi essere piú preparata a non perdereil controllo se stavi soffrendo l'ostetrica ha fatto bene a romperti le acque almeno avresti accellerato le cose…. ti sarebbe servito un pó piú di auto controllo… il peso del bambino non c'entra nulla non sei ne la prima e ne l'ultima che fa un bambino con peso maggiore hai 4kg….mia madre ha partorito naturalmente mio fratello di 4,700 kg quindi si puó fare…se poi la tuagine come aveva detto era grande se lo avrebbe ritenuto necessario ti avrebbe prenotato un cesareo molto prima del termine si vede che anche per lei potevi fare un parto normale… è stata la mancanza di autocontrollo da parte tua a non far scendere il bimbo mi dispiace dirtelo ma non hai tutte le ragioni di quello che ti è successo
Ti conviene non preannunciare all'ospedale la denuncia.Si potrebbe tentare di prendere un appuntamento con qualcuno dell' asl di cui fa parte l'opedale e qualcuno dell'ordine dei medici ginecologi e ostetrici e dell'albo delle ostetriche.Credo che se denunci come "violenza sessuale" potresti avere il gratuito patrocinio a prescindere.
Querela per cosa?
Adesso non facciamo di tutta l'erba un fascio…ho lavorato in quell'ospedale esattamente fino a 24 ore prima del tuo parto, e ti assicuro che se l'ostetrica ti ha lasciato sola ci sarà stato un motivo.
Dici, con invidia, che con l'altra donna che stava partorendo c'era molta gente, ma hai pensato che anche quando tu non eri messa bene erano tutti da te? Non hai pensato che forse di là c'era qualcosa che non andava?
Inoltre parli sempre di te, di come ti sei sentita tu, ma ti sei mai interessata del battito del tuo piccolo? Non è che se siete corsi in sala, come dici tu senza neanche darti il tempo di respirare, forse era perché era davvero il momento?
Bestie der cazzo.
Non ho letto tutti i commenti,intanto da medico ti dico di fare un cazzo di urp una segnalazione!!!Hai narrato il peggiore dei miei incubi io mi sono pagata 2 parti privatamente per questo motivo per paura di trovare delle teste di cazzo del genere!Auguri e goditi tuo figlio ,ma rompigli i coglioni visto che sei un essere umano e non una vacca da macellare!!!!
Non ho letto tutti i commenti,intanto da medico ti dico di fare un cazzo di urp una segnalazione!!!Hai narrato il peggiore dei miei incubi io mi sono pagata 2 parti privatamente per questo motivo per paura di trovare delle teste di cazzo del genere!Auguri e goditi tuo figlio ,ma rompigli i coglioni visto che sei un essere umano e non una vacca da macellare!!!!
Non ho letto tutti i commenti,intanto da medico ti dico di fare un cazzo di urp una segnalazione!!!Hai narrato il peggiore dei miei incubi io mi sono pagata 2 parti privatamente per questo motivo per paura di trovare delle teste di cazzo del genere!Auguri e goditi tuo figlio ,ma rompigli i coglioni visto che sei un essere umano e non una vacca da macellare!!!!
Vale pensoproprio di nn fare piu figli mamma mia ke stronze
Cara Valentina, accetta il mio abbraccio, seppure virtuale, da mamma che ha conosciuto i parto. Io sono stata fortunata con la mia ginecologa e le ostetriche di turno che mi hanno seguita dalla notte precedente il parto (rottura della sacca) fino alla nascita di mio figlio. e Avevo 41 anni suonati, parto naturale. Credo che quelle stronze che ti hanno trattata in questo modo devono pagare a caro prezzo il loro comportamento, fuori da ogni logica comportamentale nei confronti di una paziente. Fallo, denunciali appena puoi e poi facci sapere. Un augurio per Giovanni 😀
cara Valentina, intanto auguri per te e il tuo bimbone. spero che tu stia meglio presto e ti possa lasciare questa brutta esperienza alle spalle. secondo me la denuncia serve, è necessario che sul parto le cose vengano rimesse nella giusta prospettiva: a partorire siamo noi donne, il corpo è il nostro, che parto e che nascita vogliamo lo decidiamo noi. esiste un gruppo che si chiama freedom for birth che potrebbe aiutarti, stanno tra le altre cose cercando di definire come reato di violenza contro la donna ogni abuso durante il parto secondo me nel tuo caso il problema non è stato tanto epidurale si o no, è stato che sei stata abbandonata e sminuita. chi può dire come sarebbe andata se ti avessero visitata subito e seguita con calma, incoraggiandoti, magari avresti fatto subito il cesareo, o forse chissà. immagino la tua rabbia nel pensare a tutti questi se. penso che ogni esito di un parto si può accettare se ci si arriva con la propria forza e la propria volontà, accompagnate con competenza e sensibilità dal personale ostetrico. io ho avuto due cesarei, il primo d'urgenza, il secondo dopo un tentativo di naturale, ma non ho vissuto come violenza nessuno dei due perchè il personale è stato nel primo caso efficientissimo (hanno salvato la bambina) nel secondo molto discreto e attento nello stesso tempo. la strada per un parto (e una nascita) dolce, naturale o meno che sia, è lunga ma ce la possiamo fare! coraggio.
salve valentina,sono una collega ostetrca..volevo farle presente di esserle vicina..di comprender la sua rabbia.lei avrebbe potuto partorire suo figlio,sono certa,ha partorito un altro bimbo di 3600 se ho letto bene,qdi un bimbo di 4300gr avrebbe potuto partorirlo con i tempi adatti,senza problemi..lasciandole i suoi tempi e i tempi di suo figlio.e l'epidurale era suo diritto farla anche se era un secondo figlio che poteva metterci pure mezz'ora.ma era un suo diritto..sono molto dispiaciuta..
un caro saluto,ost V.
diciamo che è mancata la relazione empatica da parte della collega..e l'assistenza one to one
ost V.
ciao Valentina anche io ho il tuo stesso nome.,. che strana coincidenza.. pensa che a novembre purtroppo sono corsa al Ponte per dei dolori al 7 mese.. e purtroppo mi hanno detto che la mia bimba era morta .. mi hanno tenuta per ben 8 ore in osservazione ( praticamente abbandonata a me stessa, nonostante dolori lancinanti!!) e alla fine mi hanno letteralmente presa per i capelli.. avevo avuto un distacco di placenta e questi se ne sono resi conto dopo 8 ore,nonostante dolori allucinanti come coltellate .. l'emorraggia era interna , bimba morta in pancia , dolori e io stavo morendo dissanguata senza che se ne rendessero conto.. nonostante gli esami peggiorassero sempre piu', non mi hanno fatto il cesareo prima di 8 ore. Ho rischiato la morte o la perdita del mio utero ,come se non bastasse gia' quella della mia bambina!! Mi hanno detto chiaro che se mi fossi risvegliata avrei potuto ritrovarmi in rianimazione nell' ospedale del Circolo ( piu' grande) ,ed ho 32 anni appena compiuti.Ti posso capire,posso capire la tua rabbia.. perche' anche io li ho pregati di farmi subito un cesareo e alla fine me lo hanno fatto d'urgenza sparandomi l'anestesia in modo assurdo, perche' senno' mi perdevano.. mio marito per non sentirlo lamentare lo hanno rispedito a casa dicendogli che era tutto sotto controllo ..povero ed ho dovuto comunicarglielo io al telefono quello che stava succedendo,perche' loro anzi se lo erano tolto dalle scatole!! assurdo.. niente umanita' in quelle ore. Solo le infermiere nella settimana di ricovero sono state eccezionali e la mia ginecologa che lavora dentro l'ospedale mi e' stata molto vicina.. E' complicato , ma io ho subito altrettanta violenza.. perche' anche a me hanno cercato di rompere le acque senza io mio consenso, e non c sono riusciti.. e menomale,, perche' le sacche di sangue non le avevano ancora in quella notte assurda..sono arrivate solo al mattino.. se fossero riusciti a rompermi le acque sarei morta dissanguata all'istante e non potrei testimoniare quello che sto scrivendo.. Valentina sii forte come cerco di essere io.. tu consolati.. hai con te tuo figlio.. io ho questo dolore di averla perduta e aver rischiato la vita a causa dell'incompetenza di questi medici del cazzo,.. un abbraccio
Io ho partorito nel 2012 a milano al san Raffaele e mi hanno fatto l'epidurale. Li ti dicono che non è detto possono fartela perché la fa l'anestesista di turno che se è impegnato in qualcosa di più urgente rimandi . Addirittura me l'hanno proposta le ostetriche appena hanno capito la cosa sarebbe stata lunga. È stata lunga e dura ma lo sarebbe stata di più senza epidurale e senza personale qualificato.
Io ti consiglio di denunciare non tanto il fatto che non ti abbiano fatto l'epidurale quanto il modo in cui sei stata trattata. Lo sa anche un bimbo che ti sei comportata così perché eri in panico ( ho avuto anche io un attacco di panico durante le spinte e l'ostetrica mi ha calmato con pazienza poiché succede spesso) il loro lavoro era anche quello di rassicurarti
Continua: dicevo, il loro lavoro era quello si rassicurarti, non.di abbassarsi e insultarti e trattarti male.
So che per te ormai è un'esperienza che è passata ma ti rimarrà sempre il ricordo brutto.legato al tuo parto è altre ragazze possono passare quello che hai passato tu. Quindi richiedi la cartella clinica e vai al tribunale del malato
Federica, mamma di Eveline
Ciao Valentina, mi dispiace tantissimo di lettere la tua esperienza, il parto dovrebbe essere altro. Sono ostetrica e mamma che ha partorito. Mi sembra che in tutto questo, ciò che ti ha fatto soffrire di più sia stato il tuo diritto negato all'epidurale, e l'assenza di qualsiasi tipo di ascolto dei vostri bisogni. In questi casi, ciò che suggerisco alle mamme é di scrivere alla Direzione Sanitaria. Lo suggerisco anche quando ci sono casi di grande soddisfazione rispetto al servizio ricevuto. Il servizio pubblico lo paghiamo noi, far sapere cosa funziona e cosa non funziona é importante. La direzione sanitaria (e in copia il primario e l'ostetrica) avranno modo di parlare con l'ostetrica. Lei non é qui, mi spiace che venga messa pubblicamente in discussione la sua professionalità senza che abbia modo di dire la sua. Sia chiaro, la questione rimane ciò che tu hai vissuto, il tuo diritto negato a un'assistenza di qualità. Proprio per questo, scrivere alla Direzione Sanitaria permetterà alla struttura di chiarire quanto accaduto. E sarà possibile capire se si tratta di mancanza di cura o di negligenza nel lavoro o se l'ostetrica é sola a gestire due sale parto, magari facendo i doppi turni. In questo caso, la direzione sanitaria dovrà decidersi ad assumere personale per garantire assistenza una-una, una donna-un'ostetrica, per tutta la durata del travaglio e del parto. La Direzione Sanitaria dovrà anche spiegare perché ti é stato negato di vedere l'anestesista nei tempi che tu avevi chiesto. Come cittadini abbiamo il diritto (e il dovere) di far sentire la nostra voce, di far cambiare il sistema di assistenza per evitare che esperienze di questo tipo si ripetano. Mi auguro di cuore che adesso vi stiate godendo questa nuova maternità insieme al vostro piccolo. Ti mando un abbraccio.
Ciao Valentina, mi dispiace tantissimo di leggere la tua esperienza, il parto dovrebbe essere altro. Sono ostetrica e mamma che ha partorito. Mi sembra che in tutto questo, ciò che ti ha fatto soffrire di più sia stato il tuo diritto negato all'epidurale, e l'assenza di qualsiasi tipo di ascolto dei vostri bisogni. In questi casi, ciò che suggerisco alle mamme é di scrivere alla Direzione Sanitaria. Lo suggerisco anche quando ci sono casi di grande soddisfazione rispetto al servizio ricevuto. Il servizio pubblico lo paghiamo noi, far sapere cosa funziona e cosa non funziona é importante. La direzione sanitaria (e in copia il primario e l'ostetrica) avranno modo di parlare con l'ostetrica. Lei non é qui, mi spiace che venga messa pubblicamente in discussione la sua professionalità senza che abbia modo di dire la sua. Sia chiaro, la questione rimane ciò che tu hai vissuto, il tuo diritto negato a un'assistenza di qualità. Proprio per questo, scrivere alla Direzione Sanitaria permetterà alla struttura di chiarire quanto accaduto. E sarà possibile capire se si tratta di mancanza di cura o di negligenza nel lavoro o se l'ostetrica é sola a gestire due sale parto, magari facendo i doppi turni per carenza di personale. In questo caso, la direzione sanitaria dovrà decidersi ad assumere personale per garantire assistenza una-una, una donna-un'ostetrica, per tutta la durata del travaglio e del parto. La Direzione Sanitaria dovrà anche spiegare perché ti é stato negato di vedere l'anestesista nei tempi che tu avevi chiesto. Come cittadini abbiamo il diritto (e il dovere) di far sentire la nostra voce, di far cambiare il sistema di assistenza per evitare che esperienze di questo tipo si ripetano. Mi auguro di cuore che adesso vi stiate godendo questa nuova maternità insieme al vostro piccolo. Ti mando un abbraccio.
in italia c'e il diritto ad un parto indolore… naturalmente quando c'e il personale.. sicuramente hai ricevuto un trattmento non hai migliori livelli.. le ostetriche non sono contrarie al parto cesario.. ma conoscono bene le conseguenze negative di questo.. forse a volte si perde di vista cosa significa partorire.. il parto e' delle donne incinte non dell'ostetrica, del ginecologo o dell'anestesista.. ed il dolore fa parte di questo.. ora il personale sanitaria puo aiutare le donne durante questo ma non puo' fare una magia! forse il personale che hai incontrato tu non era dei migliori.. o forse era semplicemente stanco, stressato, ecc. e di questo non ne hanno una colpa.. forse la colpa e' del sistema che impone ad una sola ostetrica di assistere due partorienti contemporaneamente e completare un turno di 12 ore ancora con il massimo della lucidita' mentale.. mi dispiace che tu ti sia trovata cosi male.. sicuramente il trattamento che hai subito non ti ha aiutata inj alcun modo.. ma credo che l'italia sia piena di gente intalligente e che puo capire qual'e' il vero problema quando ci sono questi disguidi.. se la sanita non e' delle migliori non e' colpa di chi lavora li ma di chi amministra perche se tu paghi le tasse ma quando ha bisogno lo stato non ti tutela la colpa non e' di chi paga le tasse come te!!! un in bocca al lupo fortissimo per te e la tua famiglia!! tu sai cosa si prova.. ora fa qualcosa di concreto per cambiare le cose!
sono basita, denunciali Valentina perchè, certa gente, fa solo male a una sanità già zoppicante.Maria
Ciao Valentina, io sono un'ostetrica e credo a te. Credo anche che un'ostetrica dolce e sensibile così come hanno scritto in un commento anonimo non potrebbe mai comportarsi così come tu hai descritto, quindi presumo che sia un falso commento (magarai è lei stessa che scrive per avere un commento a suo favore!). Mi dispiace che abbiano trasformato il momento più bello della tua vita in un'esperienza terribile, nessuna mamma merita questo ed è per questo che dovresti denunciare, se non fossi stata così forte tu e il tuo bambino potevate subire gravi conseguenze, hanno sbagliato la diagnosi, sono stati negligenti e il tuo bambino poteva morire questo. Denunciare non è un tuo diritto, ma un tuo dovere. Essere un'ostetrica non è un lavoro, ma una meravigliosa vocazione, solo questo ti permette di essere SEMPRE DALLA PARTE DELLA DONNA, DI ASCOLTARE LE SUE SENSAZIONI NON SOTTOVALUTANDOLE E DI METTERE IL BENE DELLA DIADE MADRE – BAMBINO SOPRA OGNI COSA!!!!
Se il dieci per cento di quello che ho letto è realtà, ci sono tutti i presupposti per una denuncia.
In bocca al lupo!
Denunciali ti prego. Anche il mio parto non e' stato simpatico. 13 ore dalla rottura delle acque ma le ostetriche non mi hanno mai mollata. Mi hanno rassicurata, accarezzata e rincuorata. E cmq santa HAPPYdurale!
Ho letto il tuo racconto e mi sono immedesimata. È stato terribile e mi dispiace tanto che tu sia stata trattata come una bestia. Tuo diritto chiedere e avere l'epidurale. In Italia siamo messi peggio che nel terzo mondo. O tutti cesarei o parti naturali senza alcun aiuto di tipo anestetico. Chissà perché. Mi permetto di dirti che però ho avuto la sensazione che tuo marito non ti abbia saputo aiutare. E ora non ascoltare nessuno e denunciali tutti. Non farti intimorire da ciò che dicono gli altri. Non era la loro pelle.
quando si confonde il sostegno con il paternalismo e° così..mi dispiace per il tuo parto.Io sono ostetrica , che fosse di 4,330 non e° molto significativo, probabilmente con un buon sostegno ,che vuol dire ascoltare e condividere e farti questa benedetta epidurale, avresti avuto uno splendido parto.Ma non perché° fosse necessaria l epidurale per forza …..ma perché° tu la volevi! freedom for birth Rome action group
Non hanno rispettato la tua scelta, e° per questo che non e° nato spontaneamente, ti sei sentita giustamente tradita e li si e° bloccato tutto…4,330 in realtà° non vuol dire molto, ti e° mancato il supporto.In compenso hai avuto tanto paternalismo, mi dispiace.se ti può consolare dalla mie parti esattamente il contrario : in alcuni ospedali non e° praticamente possibile partorire senza epidurale.La scelta della donna va sempre a farsi friggere.
Sembra la mia storia solo che ho terminato col parto spontaneo.niente epidirale niente episiotomia. Sono arrivata in ospedale alle 22 ero già dilatata di 3cm.ho partorito alle 8:35 del mattino perché dovevo aspettare che arrivasse il gonecologo alle 7:30. Adesso sono in attesa della seconda bimba, sono quasi alla 26esima settimana e so per certo che se stavolta non mi fanno l'epidurale appena ne avrò la possibilità la prima cosa che farò sara rocambiare il favore infilando loro qualcosa di altrettanto grande e pesante nel deretano così vediamo se come dicono loro non bisogna urlare che non è niente!
La tua parola contro la loro? E il tuo Gigi che ci stava a fare?
In casa tua scoraggiano la denuncia perchè non c'erano loro al posto tuo. Io metterei su un gruppo di donne che ti appoggi costituendosi parte civile, altro che. Anche il mio parto é stato orribile e non ho potuto denunciare. Mi hanno rotto questi incompetenti che trattano le donne come carne da macello. E, inoltre, sono rimasta talmente shoccata che mi da fastidio tutto, anche ostetriche e dottori o dottoresse mi diano del "tu" senza chiedermelo.
Devi scrivere un reclamo formale al direttore sanitario dell'ospedale e in copia metti assessori alla salute e presidenti delle commissioni salute di comune e regione. E metti in copia ostetriche, medici, anestesisti. Fai un reclamo formale, impostato sui fatti, tralasciano la parte emotiva e di dolore. Il blog è utile alla diffusiine dell'informazione, ma se vogliamo che le nostre figlie non debbano subire cose di questo genere dobbiamo agire, combattere con la testa. Un abbraccio. Chiara
Ciao, mi chiamo Stefania e sono senza parole. Ho pianto quando ho letto la tua storia. Ho pianto perchè sono una mamma e ho partorito due volte. E, pur nelle difficoltà che ogni parto nasconde, a me, al Buzzi di Milano, è andata molto bene e ho, dei miei due parti, un ricordo splendido. E credo fermamente che partorie sia la cosa più bella al mondo. Un diritto che quattro stronzi a caso non possono rubarci. Denunciali. Tutti devono sapere.
Ciao Valentina,
ti stringo forte perchè hai vissuto la mia stessa esperienza nello stesso ospedale. Avevo scelto proprio il Ponte perchè assicuravano l'epidurale 24hsu24 ed io ero stra convinta di volerla fare; a differenza tua l'epidurale mi è stata fatta dopo 20 minuti dalla mia richiesta ma quello che ci accomuna è la mancanza totale di rispetto che le ostetriche e dottoresse ci hanno portato durante il parto. la mia bambina è nata di 3970 con taglio cesareo per "per mancato impegno” dopo 16 ore di travaglio in cui nessuno mi ascoltava, nessuno che mi chiedeva cosa volevo e come stavo. Mi sono salite sulla pancia 3 volte 4 ostetriche, mi hanno rotte le acque senza dirmi nulla mi hanno alzato e rigirato come un calzino per spingere ma la testa della bambina era troppo grande e non scendeva di un millimetro. Mio marito una volta ha osato chiedere se si poteva fare il cesareo ma è stato messo a tacere in malo modo e quando finalemnte hanno deciso per l'operazione mi hanno portato via di corsa addormentata e intubata senza avvisarmi. Dopo un'ora e mezza dal parto a mio marito non è stato detto nulla e quando ha chiesto ad una infermiera che passava mie notizie la risposta è stata : " bah penso bene, l'anestesita è uscito e la dott.ssa era tranquilla"! questa è stata la mia esperienza e di certo il secondo figlio non nascerà a Varese.
Un abbraccio grande
Marta
Sono un'ostetrica e una mamma, vivo e lavoro in provincia di Torino…leggere questa tua esperienza mi ha spezzato il cuore…è assurdo che le donne possano vivere in questo modo il momento più fantastico della loro vita (o così dovrebbe essere!). Il nostro lavoro dovrebbe proprio essere quello di lasciare un bel ricordo del parto nonostante il dolore e la fatica…epidurale o non epidurale!
Non entro nel merito delle scelte che sono state fatte durante il tuo travaglio…voglio credere che ci fossero dei motivi più che validi ad esempio per lasciarti sola in travaglio (cosa pazzesca data la paura che ti prende in quel momento)…sai a volte le risorse umane dei reparti fanno quello che possono.
Detto questo vorrei solo dire che è possibile partorire in altri modi…in ospedale o magari anche tra mura sicure di casa propria…con persone che ti tengono la mano e ti rassicurano, che ti sostengono e accompagnano durante quelle estenuanti ore in modo professionale e umano…magari anche il tuo piccolo gigante sarebbe nato senza problemi in una situazione in cui ti fossi sentita al sicuro…sai quanti ne ho visti?
Mi dispiace che il tuo piccolo sia nato in questo modo…ma come è stato già commentato ora concentrati su di lui, su di te, e sulla tua famiglia…l'esperienza che hai passato non si cancellerà dalla tua testa, ma magari in futuro riuscirai a vedere qualche piccolissimo particolare positivo che ora ti sfugge..chi lo sa!
Un abbraccio a te e ai tuoi cuccioli!
Cara, esprimo solo la mia più grande solidarietà per te. Il parto è un momento meraviglioso e nessuno, NESSUNO ha il diritto di trattare una donna come hanno trattato te. Nemmeno una mucca viene trattata così perché almeno le danno un valore economico. Mi dispiace moltissimo per te. Io sono stata trattata allo stesso modo col primo figlio, ma per fortuna ho avuto un travaglio di sole 4 ore. Con la seconda solo un'ora e mezza, ma le ostetriche erano meravigliose. Io dopo aver ritrovato la calma (se mai ci riuscirai) andrei da loro a far capire quanto inadeguate siano per il loro mestiere (non si azzardassero a chiamarla "professione", fatta così, di certo non lo è!). Forse continueranno a non capire e a dire che la colpa è stata tua e solo tua se è andata così (che ci sono donne più forti, meno piagnucolose.. e certo, a loro fanno comodo le martiri..), ma almeno una piccola pulce all'orecchio gliel'avrai messa, che forse più che le toelettatrici per cani, non possono fare, loro e la loro spocchia e presunzione del *****!!
Forza cara, la gioia del tuo bambino ti ripagherà di tutto. Ma non lasciar correre! Con tutto il mio affetto. Gisella
Anonymous.. non è che sei proprio Nadia??
Sono un avvocato e una mamma. Nel 2009 ho partorito un bimbo di 4700 g con parto naturale e partoanalgesia. È stata un'odissea. Ho avuto una forte emorragia e una episiotomia epica, iil bimbo ha rotto la clavicola e neanche se ne sono accorti subito. Ho travagliato per quindici ore. Non ho denunciato perchè tutto sommato tutti si sono prodigati e scusati quando hanno saputo il peso del bimbo. Ti racconto con calma se vuoi. Il tuo caso è diverso. Se vuoi fare querela, sono disponibile (gratis).
mammapinkytos@gmail.com
Ciao Valentina ho letto del tuo parto e credo che queste persone ti abbiano solo rovinato un parto che poteva andare bene (quanto male) ma che con una parola di coraggio, con un modo gentile e rassicurante potevano lasciarti un ricordo diverso seppur l'epilogo è stato comunque lo stesso….
Pazzesco che certe persone facciano i medici…
Ho partorito due bimbi … Martino di 3,900 Kg ed
EMILY DI 4,825 kg SENZA EPIDURALE O CESAREO ma non mi sento né più brava né più eroina di una che ha partorito 2,8 Kg di figlio… il fatto è che bisogna essere seguiti… anche io lamento lacune sia da parte della mia ginecologa che mi aveva detto: "sarà 4,00 Kg abbondanti!!!!" (alla faccia poteva dire 5 Kg scarsi che faceva prima)…. e di chi mi ha presa in carico che non ha accennato ad accertarsi della sua grandezza…. Chi fa un cesareo non lo fa per "sconfitta"… lo fa per BISOGNO… E chi non allatta non lo fa (sempre) per scelta… ma per poco latte…. ma a quanto pare l'umanità nelle persone è inesistente e nel campo medico dovrebbe stare al primo posto!!!!
Paola (Vicenza)
Con entrambe il primo parto ho chiesto l'epidurale alla prima contrazione… e dopo 10 ore mi hanno detto: "daiii ormai sei dilatata tutta quasi… se lo facciamo adesso rallentiamo il parto!!!" ………… e chi direbbe di si al fatto che si prospetti un parto ancora più lungo dopo 10 ore di contrazioni???!! E poi per "beffa" mi hanno pure detto che sono stata veloce… -_-
Sono un Avvocato e una mamma. Nel 2009, tra dolori atroci e dopo un travaglio durato oltre 15 ore, ho partorito con parto naturale un bambino di 4700 g. Ho avuto un'abbondante emorragia, il neonato si è rotto la clavicola. E ci è andata bene. Non ho fatto denunce perchè la mia ginecologa, che presideva l'equipe, si è scusata molto e tuttisi sono comunque prodigati perchè tutto si risolvesse per il meglio. Ma m la sono vista molto brutta. Il tuo caso è scandaloso per come ti hanno trattato, per la becera maleducazione di cui sei stata vittima, al di là delle valutazioni mediche. Se vuoi denunciare ti assisto volentieri (e gratis).
mammapinkytos@gmail.com
lamammanondormemai.blogspot.it
Non so perchè in Italia l'epidurale sia così ostracizzata, non conosco nessuno a cui sia stata fatta (nonostante la specifica richiesta e le dovute visite). In altri paesi (tipo la Spagna, non sto parlando di Montecarlo) la fanno d'ufficio, non penso sia così difficile copiare i loro protocolli.
non è che c'è un giusto o uno sbagliato, questo è quello che ha vissuto, punto. e se l'ha vissut, con queste parole e con cil' che ne è risultato, c'è qualcosa che non va.
La cosa che più fa rabbia è la mancanza di sensibilità. Ti aspetti che chi indossi un camice mantenga equilibrio, imparzialità, a volte un distacco necessario. Ma non ti aspetti certo la freddezza e la poca delicatezza dimostratati. Auguri per il bimbo. 🙂
Ma barbara durso e forum no??? Grande fratello??? Vai a lavorare va rimbambì
Trovo assurdo il tuo racconto per due motivi, il primo è che mi sembra molto ma molto volgare trattandosi di un parto, che per quanto brutto e doloroso possa essere si è concluso con la nascita di tuo figlio, e inoltre mi sembra davvero molto romanzato.
L'altro motivo per cui lo trovo davvero assurdo, è che mia moglie ha partorito ben due volte, per fortuna nostra, con l'ostetrica Nadia la siciliana dai capelli ricci, e ci siamo trovati entrambe le volte benissimo.
Al primo parto, le hanno fatto l'epidurale come voleva lei…al secondo era molto indecisa se farla o no. Devo dire che Nadia è stata perfetta, perchè le ha consigliato di farla se la paura del dolore era troppa, come infatti era. Mia moglie invece l'ha guardata e le ha detto "no, voglio provare una volta nella vita cosa si prova e sento che di te mi posso fidare" e così è stato, il nostro secondo pupo è nato senza epidurale, nonostante un travaglio di ben 24 ore. Mia moglie, ricordo che avrà fatto una settimana a raccontare a chiunque che il merito di quella splendida sensazione provata era solo esclusivamente di Nadia. Quando le ho letto il tuo articolo è rimasta a bocca aperta, e ha commentato semplicemente con un "non capisco come una donna, presa dall'emozione e dalla paura e dal dolore di quei momenti possa ricordarsi tutto battuta a battuta..mi sembra un romanzo".
Al di là di tutto, comunque era solo per condividere con tutti quanti, che le cose non vanno sempre male all'ospedale del Ponte. E' vero Valentina, non tutti possono piacere a tutti e non tutti abbiamo la stessa "sorte"…ma avendolo vissuto due volte con Nadia ho ritenuto corretto, per informazione generale, poter dire la nostra esperienza. Probabilmente, sarà successo qualcosa nel frattempo nell'altra stanza, qualcosa che tu magari non sai, ma che potrebbe essere…non sempre quello che sembra tranquillo lo è……e te lo dico perchè quando è nato il nostro primo bambino che si tutto è andato bene e paradossalmente più in fretta che il secondo, lui era blu perchè aveva bevuto del liquido uscendo…insomma ci saranno state dentro quella stanza venti persone, poi tutto risolto in trenta secondi perchè era una cosa da nulla ma intanto dentro quell'ospedale quando succede qualcosa tutto si muove in mezzo secondo…almeno questa è stata la nostra impressione.
Concludendo, mi dispiace che tu abbia vissuto il tuo parto così male con Nadia, ma non è così per tutti, anzi….
Buona serata
Paolo
Trovo assurdo il tuo racconto per due motivi, il primo è che mi sembra molto ma molto volgare trattandosi di un parto, che per quanto brutto e doloroso possa essere si è concluso con la nascita di tuo figlio, e inoltre mi sembra davvero molto romanzato.
L'altro motivo per cui lo trovo davvero assurdo, è che mia moglie ha partorito ben due volte, per fortuna nostra, con l'ostetrica Nadia la siciliana dai capelli ricci, e ci siamo trovati entrambe le volte benissimo.
Al primo parto, le hanno fatto l'epidurale come voleva lei…al secondo era molto indecisa se farla o no. Devo dire che Nadia è stata perfetta, perchè le ha consigliato di farla se la paura del dolore era troppa, come infatti era. Mia moglie invece l'ha guardata e le ha detto "no, voglio provare una volta nella vita cosa si prova e sento che di te mi posso fidare" e così è stato, il nostro secondo pupo è nato senza epidurale, nonostante un travaglio di ben 24 ore. Mia moglie, ricordo che avrà fatto una settimana a raccontare a chiunque che il merito di quella splendida sensazione provata era solo esclusivamente di Nadia. Quando le ho letto il tuo articolo è rimasta a bocca aperta, e ha commentato semplicemente con un "non capisco come una donna, presa dall'emozione e dalla paura e dal dolore di quei momenti possa ricordarsi tutto battuta a battuta..mi sembra un romanzo".
Al di là di tutto, comunque era solo per condividere con tutti quanti, che le cose non vanno sempre male all'ospedale del Ponte. E' vero Valentina, non tutti possono piacere a tutti e non tutti abbiamo la stessa "sorte"…ma avendolo vissuto due volte con Nadia ho ritenuto corretto, per informazione generale, poter dire la nostra esperienza. Probabilmente, sarà successo qualcosa nel frattempo nell'altra stanza, qualcosa che tu magari non sai, ma che potrebbe essere…non sempre quello che sembra tranquillo lo è……e te lo dico perchè quando è nato il nostro primo bambino che si tutto è andato bene e paradossalmente più in fretta che il secondo, lui era blu perchè aveva bevuto del liquido uscendo…insomma ci saranno state dentro quella stanza venti persone, poi tutto risolto in trenta secondi perchè era una cosa da nulla ma intanto dentro quell'ospedale quando succede qualcosa tutto si muove in mezzo secondo…almeno questa è stata la nostra impressione.
Concludendo, mi dispiace che tu abbia vissuto il tuo parto così male con Nadia, ma non è così per tutti, anzi….
Buona serata
Giorgio
Trovo assurdo il tuo racconto per due motivi, il primo è che mi sembra molto ma molto volgare trattandosi di un parto, che per quanto brutto e doloroso possa essere si è concluso con la nascita di tuo figlio, e inoltre mi sembra davvero molto romanzato.
L'altro motivo per cui lo trovo davvero assurdo, è che mia moglie ha partorito ben due volte, per fortuna nostra, con l'ostetrica Nadia la siciliana dai capelli ricci, e ci siamo trovati entrambe le volte benissimo.
Al primo parto, le hanno fatto l'epidurale come voleva lei…al secondo era molto indecisa se farla o no. Devo dire che Nadia è stata perfetta, perchè le ha consigliato di farla se la paura del dolore era troppa, come infatti era. Mia moglie invece l'ha guardata e le ha detto "no, voglio provare una volta nella vita cosa si prova e sento che di te mi posso fidare" e così è stato, il nostro secondo pupo è nato senza epidurale, nonostante un travaglio di ben 24 ore. Mia moglie, ricordo che avrà fatto una settimana a raccontare a chiunque che il merito di quella splendida sensazione provata era solo esclusivamente di Nadia. Quando le ho letto il tuo articolo è rimasta a bocca aperta, e ha commentato semplicemente con un "non capisco come una donna, presa dall'emozione e dalla paura e dal dolore di quei momenti possa ricordarsi tutto battuta a battuta..mi sembra un romanzo".
Al di là di tutto, comunque era solo per condividere con tutti quanti, che le cose non vanno sempre male all'ospedale del Ponte. E' vero Valentina, non tutti possono piacere a tutti e non tutti abbiamo la stessa "sorte"…ma avendolo vissuto due volte con Nadia ho ritenuto corretto, per informazione generale, poter dire la nostra esperienza. Probabilmente, sarà successo qualcosa nel frattempo nell'altra stanza, qualcosa che tu magari non sai, ma che potrebbe essere…non sempre quello che sembra tranquillo lo è……e te lo dico perchè quando è nato il nostro primo bambino che si tutto è andato bene e paradossalmente più in fretta che il secondo, lui era blu perchè aveva bevuto del liquido uscendo…insomma ci saranno state dentro quella stanza venti persone, poi tutto risolto in trenta secondi perchè era una cosa da nulla ma intanto dentro quell'ospedale quando succede qualcosa tutto si muove in mezzo secondo…almeno questa è stata la nostra impressione.
Concludendo, mi dispiace che tu abbia vissuto il tuo parto così male con Nadia, ma non è così per tutti, anzi….
Buona serata
Giorgio
Trovo assurdo il tuo racconto per due motivi, il primo è che mi sembra molto ma molto volgare trattandosi di un parto, che per quanto brutto e doloroso possa essere si è concluso con la nascita di tuo figlio, e inoltre mi sembra davvero molto romanzato.
L'altro motivo per cui lo trovo davvero assurdo, è che mia moglie ha partorito ben due volte, per fortuna nostra, con l'ostetrica Nadia la siciliana dai capelli ricci, e ci siamo trovati entrambe le volte benissimo.
Al primo parto, le hanno fatto l'epidurale come voleva lei…al secondo era molto indecisa se farla o no. Devo dire che Nadia è stata perfetta, perchè le ha consigliato di farla se la paura del dolore era troppa, come infatti era. Mia moglie invece l'ha guardata e le ha detto "no, voglio provare una volta nella vita cosa si prova e sento che di te mi posso fidare" e così è stato, il nostro secondo pupo è nato senza epidurale, nonostante un travaglio di ben 24 ore. Mia moglie, ricordo che avrà fatto una settimana a raccontare a chiunque che il merito di quella splendida sensazione provata era solo esclusivamente di Nadia. Quando le ho letto il tuo articolo è rimasta a bocca aperta, e ha commentato semplicemente con un "non capisco come una donna, presa dall'emozione e dalla paura e dal dolore di quei momenti possa ricordarsi tutto battuta a battuta..mi sembra un romanzo".
Al di là di tutto, comunque era solo per condividere con tutti quanti, che le cose non vanno sempre male all'ospedale del Ponte. E' vero Valentina, non tutti possono piacere a tutti e non tutti abbiamo la stessa "sorte"…ma avendolo vissuto due volte con Nadia ho ritenuto corretto, per informazione generale, poter dire la nostra esperienza. Probabilmente, sarà successo qualcosa nel frattempo nell'altra stanza, qualcosa che tu magari non sai, ma che potrebbe essere…non sempre quello che sembra tranquillo lo è……e te lo dico perchè quando è nato il nostro primo bambino che si tutto è andato bene e paradossalmente più in fretta che il secondo, lui era blu perchè aveva bevuto del liquido uscendo…insomma ci saranno state dentro quella stanza venti persone, poi tutto risolto in trenta secondi perchè era una cosa da nulla ma intanto dentro quell'ospedale quando succede qualcosa tutto si muove in mezzo secondo…almeno questa è stata la nostra impressione.
Concludendo, mi dispiace che tu abbia vissuto il tuo parto così male con Nadia, ma non è così per tutti, anzi….
Buona serata
Giorgio
Mi scusi signor Giorgio, io non ho partorito a Varese eppure sono stata trattata nello stesso modo. Mio figlio oggi ha dieci anni ma io quella notte me la ricordo minuto per minuto.
E si, è andato tutto bene, nonostante alla fine si sia dovuti ricorrere anche nel mio caso al cesareo per “mancato impegno” (la spalla di mio figlio era incastrata e non riusciva a girarsi). Però le confesso che nonostante il lieto fine ancora oggi non dimentico di essere stata trattata come la peggiore delle madri, letteralmente come una bestia.
E questo anche dopo il cesareo, quando rifiutavano di farmi vedere mio figlio ad un’ora dalla sua nascita perchè “dovevo riprendermi”, sono stata l’ultima ad accoglierlo quando è venuto al mondo.
Ho amiche ostetriche che si rifiutano di lavorare in ospedale perchè hanno avuto l’esperienza di parti come questo, di colleghe e medici che hanno agito nello stesso modo.
Quando ho raccontato loro del mio parto sono tutte inorridite, ma non erano stupite.
Quindi, per cortesia, faccia presente a sua moglie che -purtroppo- certe cose non si dimenticano e che -purtroppo- il momento meraviglioso della nascita di mio figlio sarà sempre legato al ricordo della mia dignità lesa.
Il signor Giorgio forse si chiama Nadia… 😉
nadia e di cognome ?.. visto che è bravissima non ci dovrebbero essere problemi a dare nome e cognome giusto?
volgare sarai tu..sciaquiati la bocca troglodita.. capisco come mai ti sei inteso con la macellaia dai capelli ricci
Sbagliare è umano un consiglio non denunciare te stai bene il tuo bimbo sta bene a cosa serve adesso? Magari a far perdere il lavoro quando di lavoro non c'è ne..
Una mia amica ha partorito dopo 20 ore di trvaglio un bimbo di 5kg non ha chiesto epiduralee non ha chiesto cesareo si è solo impegnata
Ciao Valentina, mi dispiace molto per la tua esperienza negativa, ma ti chiedo di non generalizzare. Mio figlio, senza i medici e le ostetriche della divisione A e senza i medici e le infermiere della TIN dell'Ospedale del Ponte, non sarebbe qui. E non è stato un parto per niente facile. Ecco la nostra storia. http://www3.varesenews.it/salute/la-storia-di-tommaso-un-arcobaleno-dopo-tante-tempeste-274505.html
Elisa Pirazzo
Ciao Valentina, mi dispiace molto per la tua esperienza negativa, ma ti chiedo di non generalizzare. Mio figlio, senza i medici e le ostetriche della divisione A e senza i medici e le infermiere della TIN dell'Ospedale del Ponte, non sarebbe qui. E non è stato un parto per niente facile. Ecco la nostra storia. http://www3.varesenews.it/salute/la-storia-di-tommaso-un-arcobaleno-dopo-tante-tempeste-274505.html
Buona giornata
Elisa Pirazzo
Ciao Valentina, mi dispiace molto per la tua esperienza negativa, ma ti chiedo di non generalizzare. Mio figlio, senza i medici e le ostetriche della divisione A e senza i medici e le infermiere della TIN dell'Ospedale del Ponte, non sarebbe qui. E non è stato un parto per niente facile. Ecco la nostra storia. http://www3.varesenews.it/salute/la-storia-di-tommaso-un-arcobaleno-dopo-tante-tempeste-274505.html
Elisa Pirazzo
Ciao Valentina, mi dispiace molto per la tua esperienza negativa, ma ti chiedo di non generalizzare. Mio figlio, senza i medici e le ostetriche della divisione A e senza i medici e le infermiere della TIN dell'Ospedale del Ponte, non sarebbe qui. E non è stato un parto per niente facile. Ecco la nostra storia. http://www3.varesenews.it/salute/la-storia-di-tommaso-un-arcobaleno-dopo-tante-tempeste-274505.html
Elisa Pirazzo
Undici anni fa ho partorito il mio primo figlio parto da incubo avevo 25 anni mio figlio stava uscendo co testa e braccio insieme un dolore che sembrava mi stessero scuartando i loro commenti " questa è piena di paura non spinge, dai spingi spingi" il dottore mi sale sulla pancia e dopo un po ' esce mio figlio testa e braccio assieme lacerazione da paura io a brandelli per cucirmi non so come abbiano fatto so che i punti erano infiniti io shokkata tanto che per avere un'altro figlio ho aspettato 11 per fortuna che questo parto è andato meglio e le ostetriche che ho trovato sono state come delle mamme me la sono cavata in tre ore e mezza ed è andato tutto bene.Anch'io volevo l'epidurale avevo già fatto il colloquio ed era prevista ma all'ultimo momento non me l'anno fatta credevo che mi cadesse il mondo addosso quando me l'hanno detto mi è venuta una crisi di pianto , la ragione? Non me l'hanno fatta per il tatuaggio che ho sulla schiena booo.
denuncia per favore, la soria è simile alla mia un ostetrica che entrava e usciva, ma la mia fortuna e che io mi sono fatta solo 3 ore di travaglio e poi fortunatamente è arrivato il medico e si è accort che il bimbo non sarebbe mai venuto fuori è ha ordinato (perchè l'ostetrica ripeteva sempre no ma che cesareo ormai sei vicina) all'ostetrica di tacere, il mio cucciolo pesava 4.6 kg ……. denuncia denncia
infatti l'epidurare non è un farmaco salvavita , MA E' UN FARMACO CHE AIUTA A NON SENTIRE DOLORE NEL GIORNO + BELLO DELLA NOSTRA VITA.
è diritto nostro non soffrire cavolo
Sai cosa mi fa più specie di tutto ciò? Che tu continui a specificare che urp sta per ufficio relazioni col pubblico. Na credi che non lo sappia la gente?
Grazie di aver condiviso questa tua terribile esperienza. Denuncia, ché il parto è l'atto sacro per eccellenza e non si può tollerare che ad assisterlo siano donne ruvide e prive della gentilezza, oltre che dell'empatia e della competenza necessaria a rassicurare la donna nel suo momento più alto.
Un abbraccio…
Evidentemente abbiamo due esperienze diverse. Nota bene: nemmeno io mi aspettavo di trovarmi così male perché la primo parto ho trovato due ostetriche straordinarie, quindi avevo un ottimo metro di paragone e avevo grande fiducia nel personale. Mi sono dovuta ricredere subito. Visto che la prima volta ho potuto constatare come sia fatta una buona assistenza al parto, posso anche dire che a questo giro è stata disastrosa. Mi spiace, ma è me che hanno trattato come una bestia. E non lo accetto.
Grazie mille. Sentire la vicinanza di tante persone è motivante.
Grazie Cri! Il post parto va alla grande. Sono già in pista! 😀
Lo facciamo decidere a un tribunale questo, mh?
Buon per te che te l'hanno fatta. A me è stato negato un diritto. contenta per te che hai avuto una buona assistenza. La mia è stata pessima e, ribadisco, lo posso dire dopo aver avuto sempre lì un primo parto meraviglioso, nonostante abbia poi deciso di non provare mai più in vita mia una cosa del genere. "Se con le buone non ottengono risultati" mi pare una pessima spiegazione quando si tratta di parto, di diritti e di assistere una persona gravida. Non sono un animale, mi aspetto di essere trattata con rispetto, mi aspetto che le persone mio diano spiegazioni quando mi mollano a strillare per ore oppure quando temporeggiano per non farmi l'epidurale. L'anestesista non era disponibile? bastava dirlo. Doveva seguire un'altra donna? Bastava dirlo. Manca personale sanitario? Basta dirlo. Io voglio sapere il perché delle cose quando accadono. Sono stata lasciata lì senza spiegazioni. I miei diritti sono stati calpestati. Se le persone non sono in condizione di svolgere bene il loro lavoro questo non deve ricadere sulle pazienti.
Ciao, sono Valentina, mamma di Emma, nata di 3610 grammi dopo 10 ore di travaglio (con contrazioni inizialmente ogni due minuti, poi ogni boh, sembrava sempre) con botta di ossitocina a 6 centimetri di dilatazione perché ero bloccata, rottura del sacco (ma giustamente dopo che me l'hanno chiesto) e niente epidurale. Dopo svariate ore sullo sgabello perché l'ho chiesto io, la piccola è nata con la mano di fianco al viso, mi ha lacerata fino all'ano e mi sono fatta un'ora e mezza a farmi ricucire. L'anestesia non prendeva più e mi ricordo ogni singolo punto. Detto questo, ed essendoci già passata, io so cosa sono, per me, le forti contrazioni. Mi ricordo tutto del primo parto perché sono abituata a scrivere e ad annotarmi mentalmente ogni cosa; non mi faccio consolare dalla facile scusa del "dolore si dimentica". Ci ho messo un anno a riprendermi psicologicamente da quello che ho passato. Non credo alla filosofia della "cosa primordiale per una donna", mi spiace. è un evento della vita e non accetto che lo si debba vivere con dolore visto che ci sono i mezzi per stare bene. Volete farvi squartare? Fate pure, libere di farlo, ma non imponetelo alle altre. L'unica cosa vergognosa è questa forma di intolleranza verso le decisioni delle altre quando sono in disaccordo con le vostre.
"il parto è un momento di sofferenza da secoli". Certo. Pure la carie. Ma per quella l'anestesia si fa tranquillamente, per il parto no. No, che non voglio soffrire, perché dovrei visto che l'ho già provato e lo trovo stupido e disumano? Il cesareo non si programma così facilmente e la mia ginecologa era fermamente convinta che mi avrebbero fatto l'epidurale, anche perché pensava che il bimbo sarebbe arrivato al massimo a 4 chili. Si è sbagliata. Le mamme che devono partorire non sono stupide: se non se la sentono di leggere possono fare click col mouse e cambiare pagina. Perché le trattate come cretine?? Essere incinta e poi diventare madre di fatto non intacca la capacità cognitiva. Detto questo, chiunque tu sia, ti auguro un figlio di 6 chili, così sei felice.
Mi fa piacere che il tuo parto sia andato così bene. Ribadisco di nuovo: anche il mio primo parto è stato positivissimo, ma ho deciso di non voler più sentire tutto quel dolore. Mi aspettavo comunque di trovare una persona capace di assistermi con la stessa meticolosità e la stessa vicinanza emotiva che ho sentito durante il primo parto, ma così non è stato. Non ho ricevuto una sola parola di conforto, di aiuto e di sostegno. Sulla passione relativa alla professione e i grandi sacrifici, scusa, ma li facciamo tutti, ciascuno nel proprio lavoro. Era un evento importante: mi è stato rovinato il più bel ricordo della mia vita. Mi porterò dietro solo molta amarezza.
Quando studiavo per diventare ostetrica le docenti dicevano che senza empatia e senza capacitò relazionali innate non si può essere ostetriche. Non centra essere educate e comportarsi in modo etico, per essere ostetrica devi “essere relazionale ed empatica” e deve essere una tua qualità innata. Non si può prescindere da questo (detto dal primario). chiedere il permesso alla donna di rompere le membrane o spiegarle che ci si assenterà un momento, o rassicurarla che anche lei riuscirà a far nascere il suo bambino rientrano nel comportamento etico, e nel buon senso, sono quindi date per scontate ma non bastano, chiunque vi riuscirebbe. Bisogna proprio “saper essere” se no mi mettevano un’insufficienza al tirocinio. E questa Nadia neanche in comportamento etico è sufficiente. Ma come cazzo fa ad essere un’ostetrica? Ma scherziamo? Dovrei stampare tutto e portarlo alla tutor del corso di laurea in Ostetricia!!!
Laura
Sara, io non so di che stazza sia tua madre, ma io sono uno scricciolo e partorire un figlio troppo grande mi avrebbe messa in pericolo. La mia gine non ha pianificato un cesareo perché eravamo sul filo del rasoio: poteva nascere a termine di 4 chili, oppure anche prima e magari pesare meno. tecnicamente avrei potuto farcela. Di fatto non è andata così perché è nato prima e già abbondantemente fuori misura. Il "perdere le staffe solo perché non ti facevano l'epidurale" magari per te non è nulla, per me è stato tutto, visto che è un diritto sancito dalla legge, visto che ero perfettamente nelle condizioni per farla, visto che se ne sono fregati di me e delle mie richieste senza darmi una sola spiegazione. Ribadisco: non una sola spiegazione. Essere lasciate in balia di se stesse in un momento così non è professionale.
Infatti non faccio di tutta l'erba un fascio, fin dall'inizio ho spiegato che ho avuto un altro parto sempre lì, con due ostetriche fantastiche che tutt'ora adoro letteralmente. Quindi ce l'ho solo con chi non è stato capace di svolgere bene il proprio mestiere. Provare invidia in un momento così è impossibile. ti chiedi solo perché non ci sia nessuno. Perché quella persona non mi ha mai detto "vado un attimo di là perché è alla fine e hanno bisogno." Oppure dirmi "ti lascio un attimo ma non preoccuparti, sii forte, torno subito"- che ci voleva? basta poco, davvero poco per creare empatia. A me tutto quel silenzio, quel non dire nemmeno quando mi è stato rotto il sacco ha generato un'ansia assurda.
Grazie! Ti terrò aggiornata. 🙂
Mille grazie per la segnalazione. Mi informerò. Un abbraccio. V.
Mi dispiace tantissimo. Davvero. Certe cose non dovrebbero capitare. Ti auguro solo cose bellissime per il futuro. Grazie mille per le tue parole e per la vicinanza…
Grazie mille Federica. Lo farò. 🙂 Un abbraccio
Ciao, grazie mille per il tuo messaggio. Ho scritto alla direzione sanitaria e aspetto risposte. Capisco anche che il personale possa essere sottostaffato, ma quello che non capisco è anche la mancanza di comunicazione con la partoriente: perché non dire semplicemente che si doveva dividere in due sale parto? O comunicare il motivo del ritardo o della totale mancanza dell'anestesista? L'ostetrica di cui parlo è libera di mettere i commenti che vuole tra questi. Non c'è nessun limite e non censuro nessuno. Ho avuto però l'assoluta sensazione che non ci fosse tutta questa urgenza nell'altra stanza (a cominciare soprattutto con la totale calma nel temporeggiare per non farmi l'epidurale). Concordo con te che si vuole cambiare bisogna trovare delle soluzioni. Spero che l'accaduto serva all'ospedale per capire cosa fare per migliorare. Perché temo che l'accaduto possa verificarsi di nuovo su altre persone.
Forse manca più comunicazione… il giochetto di temporeggiare per non fare l'epidurale è cosa nota in molti ospedali, talvolta è la prassi. Fa risparmiare costi e scocciature al personale. Forse basterebbe parlarne, comunicare di più anche con noi donne benché stiamo partorendo. Sentirsi dire un "scusami, sono stanca ma proviamo a far nascere il tuo bambino" magari avrebbe sortito un altro effetto anziché un "lasciami il braccio che mi graffi".
Grazie Jessica. Nel parto precedente ho incontrato due ostetriche fantastiche e posso assicurare che una donna le porta nel cuore come fossero degli angeli. Non posso dire così della mia seconda esperienza. Ho avuto la sensazione di essere ignorata. è mancato totalmente l'ascolto delle mie richieste (lecite, per legge) e delle mie esigenze (condizioni del bambino segnalate dalla mia ginecologa). è stato come parlare a nessuno. Umiliante. Spero che non riaccada a nessuna lì dentro. Un abbraccio a te.
Mitica! 😀 in bocca al lupo per il secondo. E speriamo che ti facciano l'epidurale! 😀
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Ciao Marta, mi spiace per la tua esperienza. Si, mi sono risparmiata proprio quella manovra orrenda che invece hanno fatto a te. Non so spiegarmi il perché di tante maniere rozze, lì dentro. Mi hanno detto che dipende dal "gruppo" a cui finisci in mano. Pare ce ne sia uno rude e uno di persone capaci. Sembra che a me e a te sia capitato quello meno accomodante. Si, il secondo figlio fallo in un altro ospedale: meglio evitare la sorte una seconda volta.
Ti abbraccio fortissimo.
V.
Sono basito anche io. Le mie due figlie sono state partorite con assistenza di ostetrica privata, una all'ospedale e una a casa. Naturalmente l'esperienza a casa è stato un successo e un ricordo unici, ma anche con la prima, nata in ospedale, la mia compagna ha avuto (oltre che dall'ostetrica che noi pagavamo) un trattamento molto positivo. Davvero incredibile, da denuncia.
Mi dispiace leggere di queste esperienze, speravo di essere l'unica ad essersi imbattuta in un'ostetrica non professionale.anch'io al primo parto ho trovata una ragazza splendida di soli 23 anni con tutor al fianco; é stato duro perché indotto con gel ma mi sono sentita rassicurata e confortata.
Secondo parto con travaglio molto piu lungo del primo (alla faccia di quelli che dicono che il secondo é più veloce) praticamente sempre da sola e quando ho chiamato mio marito mi sono sentita chiedere perché l'avessi fatto. Quando ho cominciato ad avere le spinte sono stata liquidata con un "é troppo presto" e dopo tre spinte avevo già la testina fuori…peccato non fossi sul lettino ma su una sedia con tutti gli aggeggi del monitoraggio addosso. Quando finalmente la mia bimba stava per uscire questa cara e bravissima ostetrica non mi guardava neanche, era troppo impegnata a litigare con la ginecologa perché il reparto era scarso di personale.
Se devo dirla tutta, non volevo più saperne di quella creaturina e l'ho rifiutata per i primi 2 mesi, niente allattamento al seno, niente braccio, come non fosse mia. Per fortuna é tutto passato, la mia piccola ha 8 mesi ed é la gioia più grande che possa avere, lei e la sorella maggiore, ma se devo dire la verità non credo che sarei mai in grado di superare un momento così. E per questo ringrazio tutte quelle ostetriche che non ci mettono il cuore.
ciao Valentina, ho letto questo racconto dell'orrore e ho visto con chiarezza come avrebbero potuto andare le cose anche a me. Perchè quello che ti è successo non è figlio del caso, ma di una prassi e di una cultura che rendono la "partoriente" on oggetto: non importa quanto sei fortunata e quanto siano brave, competenti, a volte eroiche al 12esimo parto naturale in una singola giornata le persone dello staff medico. Tu comunque appena varchi quella soglia sei regredita allo stato di contenitore da svuotare. Il dramma che abbiamo affrontato tutte è la derubricazione a soggetto non in grado di intendere e volere. Il problema che nessuno dice è che l'epidurale per parti naturali è costosissima: devi avere una batteria di anestesisti pronti a entrare in gioco quando decide la Natura, non qaundo decide la Asl. E questo ovviamente costa. Ma se partorissero gli uomini il diritto all'epidurale sarebbe nell'articolo 1 della costituzione e la faccia di chi lo ha rivendicato scolpita in un canyon americano. A me, munita di regolare ecg e corso preparto in cui l'epidurale era data per scontata, è successo di partorire alle 3.40 della notte, in contemporanea con un incidente in chirurgia e un cesareo d'emergenza: ovvio che l'anestesista avesse altro di più grave cui far fronte, quando si è liberato avevo già partorito, avendo tirato già tutte le madonne che ho potuto. Quindi per il secondo parto ho pagato un'anestesista in intramoenia, e l'ho virtualmente ammanettata a me. Ed è stato un parto celestiale. Aggiungo solo che dopo la mia prima esperienza ho detto a tutte le donne che incontravo che il parto era un'esperienza orrenda, come espellere una palla di cannone, con dolori acuti che per me sono durati solo un'ora e che nonostante questo ho ritenuto paragonabili a un crimine contro l'umanità, assolutamnete inaccettabili e per niente dimenticabili come tramandato da tamta retorica femminile. Non sai quante mi hanno guardato con sufficienza e si sono andate ad infilare nel parto naturale non sedato per poi uscirne straziate. Comunque in tutto ciò sei stata fortunata: la mia migliore amica per un cesareo ritardato ha avuto una splendida bambina che però è tetraplegica e non parla. Sono diventati la famiglia più eroica e creativa che conosco, ma il tribunale non ha accettato la richiesta di risarcimento. Quei medici sono ancora lì. Ti abbraccio. Paola
ciao Valentina, ho letto questo racconto dell'orrore e ho visto con chiarezza come avrebbero potuto andare le cose anche a me. Perchè quello che ti è successo non è figlio del caso, ma di una prassi e di una cultura che rendono la "partoriente" on oggetto: non importa quanto sei fortunata e quanto siano brave, competenti, a volte eroiche al 12esimo parto naturale in una singola giornata le persone dello staff medico. Tu comunque appena varchi quella soglia sei regredita allo stato di contenitore da svuotare. Il dramma che abbiamo affrontato tutte è la derubricazione a soggetto non in grado di intendere e volere. Il problema che nessuno dice è che l'epidurale per parti naturali è costosissima: devi avere una batteria di anestesisti pronti a entrare in gioco quando decide la Natura, non qaundo decide la Asl. E questo ovviamente costa. Ma se partorissero gli uomini il diritto all'epidurale sarebbe nell'articolo 1 della costituzione e la faccia di chi lo ha rivendicato scolpita in un canyon americano. A me, munita di regolare ecg e corso preparto in cui l'epidurale era data per scontata, è successo di partorire alle 3.40 della notte, in contemporanea con un incidente in chirurgia e un cesareo d'emergenza: ovvio che l'anestesista avesse altro di più grave cui far fronte, quando si è liberato avevo già partorito, avendo tirato già tutte le madonne che ho potuto. Quindi per il secondo parto ho pagato un'anestesista in intramoenia, e l'ho virtualmente ammanettata a me. Ed è stato un parto celestiale. Aggiungo solo che dopo la mia prima esperienza ho detto a tutte le donne che incontravo che il parto era un'esperienza orrenda, come espellere una palla di cannone, con dolori acuti che per me sono durati solo un'ora e che nonostante questo ho ritenuto paragonabili a un crimine contro l'umanità, assolutamnete inaccettabili e per niente dimenticabili come tramandato da tamta retorica femminile. Non sai quante mi hanno guardato con sufficienza e si sono andate ad infilare nel parto naturale non sedato per poi uscirne straziate. Comunque in tutto ciò sei stata fortunata: la mia migliore amica per un cesareo ritardato ha avuto una splendida bambina che però è tetraplegica e non parla. Sono diventati la famiglia più eroica e creativa che conosco, ma il tribunale non ha accettato la richiesta di risarcimento. Quei medici sono ancora lì. Ti abbraccio. Paola
Se questo è in generale l'atteggiamento delle ostetriche a Varese, direi che le pazienti sono messe davvero bene. Due pizze in faccia a una donna che sta male e sta per partorire? è questa la soluzione che adottate quando non siete in grado di controllare la situazione? Ottimo, direi. Valentina Maran
Nadia…la stessa ostetrica che ha fatto partorire me nel 2009..potremmo stampare queste belle parole e affliggerle nella zona Dell ospedale…io il 31 ottobre 2015 ho partorito Nicole di 4320 grammi e senza epidurale e senza episiotomia ne punti…solo perché ero rilassata e tranquilla e avevo intorno persone eccezionali…potevi farcela anche tu se ti avessero messo nella condizione di stare serena….é da denuncia!
Sono incinta alla 5+1 e sono terrorizzata… ora lo sono ancor di più!
Non preoccuparti ci sono altri ospedali dove esiste ancora qualche essere umano gentile e comprensivo che si commuove ancora per la nascita di un bambino…io ho avuto tre figli..nel 2004 e nel 2009 ho partorito a Varese…e lo scorso 31 ottobre a busto Arsizio sotto consiglio di un’ostretrica con 42 anni di efficiente lavoro alle spalle..davvero una grande donna…e devo dire che ho notato la differenza con Varese già soltanto nel prendere un appuntamento…potresti andare a fare due chiacchiere li..
una mandria di stronze, alla faccia della comprensione femminile….l'importante è che il tuo bimbo stia bene.
Chissà cosa direbbe la Lorenzin di una cosa del genere da scrivere sul suo "tripadvisor degli ospedali"
Queste sono le cose che mi fan imbestialire… queste ostetriche schifose, che sono delle sfigate, che si alzano la mattina solo per rompere gli altri, perché non sono neanche umane… e quello che schifo di più è che sono donne!! Che schifo!! Ho conosciuto ostetriche molto ingamba, ma anche io, in sala parto, ne ho trovato due, cariatidi… due streghe… menomale .che ho fatto tutto il travaglio in casa… tutto il mio appoggio per te Valentina! Ma queste "donne" che si fingono ostetriche andrebbero punite parecchio!
Appena ho cominciato a leggere questo post non ci potevo credere! Ogni parola credimi! Ogni parola che hai scritto l'ho sentita sulla pelle…questo perché anch'io ho partorito al ponte un anno fa, anch'io sono capitata con delle persone che definirle così è già tanto, anch'io dopo 12 ore di travaglio infernale mi sono sentita negare l'epidurale con la stesse scuse e la stessa maleducazione disumana.Pensa che anche a me hanno detto che non dovevo urlare perché non serviva a nulla (quando nel corso preparto insistevano sull'importanza di tirare fuori la voce….) nessun parola incoraggiante né tanto meno di conforto mentre io combattevo col mio dolore in attesa che qualcuno venisse da me…..per far perdere tempo e non farmi l'epidurale mi hanno addirittura detto (a 7 cm di dilatazione) che x l'anestesia bisognava fare l'esame del sangue e che ci sarebbero voluti 20 min x ottenerne l'esito e così decidere se il mio corpo poteva sopportarlo quando 2 mesi prima avevo fatto già tutti gli esami possibili immaginabili di routine ed era arrivata in ospedale con la mia bella cartellina!!Tutto solo x perdere tempo!!!! Mi sono sentita presa x il culo!!!!Mentre soffrivo come una pazza riuscivo a pensare solo al fatto che questa sarebbe stata l'ultima volta, che non avrei più fatto un altro figlio, che Alyssa sarebbe rimasta figlia unica.
Le gioie della maternità però come sai sono immense e adesso che comincio a pensare a quanto sarebbe bello un fratellino mi blocco al pensiero di finire di nuovo in mani sbagliate.Ho paura Sì. Ho paura perché non mi fido più dell'ospedale del ponte! Io non supererò mai questo shock ed ero una primapara.
Voglio che paghino.Voglio che tutti sappiano quello che alcune di noi hanno passato a causa di queste bestie disumane. Come posso far sentire la mia voce? Come posso far sì che mi ascoltino veramente? Voglio giustizia! !!!
P.s.
Ad assistere me era un ostetrica bionda coi capelli lisci e piuttosto giovane . Non ricordo il suo nome perché in quei momenti tutto pensavo fuorché a guardare il cartellino. Per caso la tua boia ere bionda e magra magra?
Salve,
l’articolo è certamente molto interessante. Da oggi vi seguirò certamente. Vorrei, se posso, lasciare il mio contributo:
http://www.ilmioparto.it/
lo vedo come un momento in cui vivrò gioia e dolori immensi! non vedo l'ora di vedere che effetto mi farà il mio parto cesareo.
È una storia incredibile che mi ha toccato. Ci sono capitato per caso perché in questi giorni qui a Padova sto subendo dei trattamenti terribili per una misteriosa malattia che nessuno sa diagnosticarmi. Da un mese ho dei dolori lancinanti al petto e ai reni. Sono stato 6 volte in pronto soccorso e mi hanno trattato da pazzo perché dicono che gli esami non evidenziano nulla. Intanto febbre. Sangue nelle urine vomito sangue e nessuno mi aiuta. Nessuno qui nel padovano in tre ospedali diversi si sbilancia. Mi trattano da ipocondriaco e si innervosiscono. Io sto andando in depressione e intanto ho iniziato a soffrire di anemia ed avere bisogno di sangue. Così ho cercato casi simili in Google e sono capitato qui. È terribile quando hai dolori e sintomi e nessuno ti crede e se ne fregano tutti. E la tua storia mi ha fatto scendere una lacrima. Ti mandò i miei auguri più sinceri e ti auguro tanta felicità con i tuoi figli e marito. Fabio
Non ho parole, non capisco perchè sembra che gli ospedali non considerino in nessun modo la “salute” della donna e il suo benessere, che va al di là di sputare fuori, a un certo punto, il bambino. Non si rendono conto che è una cosa che ci segna a vita, che ha strascichi, che puo determinare la voglia di farne un altro, o la nostra salute in futuro (quante emorroidi, incontinenza e prolassi?)
Personalmente ho avuto la fortuna di essere in un ospedale dove sono stati tutti disponibili. Parto indotto dopo 10 giorni dal termine, quando sono iniziate le contrazioni forti a seguito dell’induzione ho chiesto l’epidurale e l’anestesista è arrivato dopo una ventina di minuti, bravissimo, devo dire che le successive 12 ore di travaglio sono state una passeggiata.
Se non avessi avuto l’epidurale non so se ce l’avrei fatta ad affrontare la parte finale, sarei probabilmente stata troppo stanca per affrontare le tre ore di spinte.
Ecco, se devo dire, invece di farmi spingere tre ore (con conseguente problema di emorroidi che mi porto dietro ancora e non passerà mai) forse potevano farmi l’episiotomia (che alla fine hanno fatto) decisamente prima.
Non capisco perchè aspettare, perchè farci spingere quando sanno BENISSIMO che NON SCENDERA MAI DA SOLO.
Parlano tutti di parto eccessivamente medicalizzato. Ma francamente me ne frego della medicalizzazione, voglio che sia fatto quanto meglio nelle circostanze del caso, per fare stare bene me e il mio bambino. Punto.
Non voglio il romanticismo del parto, me ne frego della musica di sottofondo. Voglio un posto dove stare sicura e tranquilla, ben assistita, e far nascere mio figlio nel modo più sicuro per entrambi.
Creiamo un movimento e raccogliamo testimonianze, ci sono Novimenti per la vita è movimenti per partorire a casa… Ma movimenti per il parto veloce e indolore no…. Han paura che poi il ruolo dell’ostetrica decada? Brasilmar@yahoo.it
Ciao Valentina, grazie per la tua testimonianza. Hai tutta la mia solidarietà.
Non ho ancora partorito ma quando avverrà voglio esercitare ogni mio diritto a ricevere un’assistenza migliore di quella che avrei avuto in un fienile nel medioevo.
La partoriente non è un oggetto da svuotare e il “mito della sofferenza del parto” è una barbarie di cui dovremmo liberarci. Trova la forza di denunciare perché quello che ti è capitato non si ripeta più.
Spero che al tuo racconto sia dato eco, bisogna che se ne parli e che le cose cambino. Sono allibita dal vedere donne comportarsi come la “tua” ostetrica e altre donne scrivere commenti in cui in sostanza ti si da’ della “viziata” che non vuole sopportare il dolore. Povere ignoranti.
Fatti sentire!
Un grande abbraccio.
Quando tra 30 anni le nostre figlie, nipoti leggeranno questi racconti ci chiederanno “Ma come è possibile che nessuno dicesse niente?” “Ma come è possibile che questo fosse il trattamento riservato ad una partoriente?” “Perchè accettavate questo? Negli altri paesi l’epidurale c’era da tempo”… un po’ come le reazioni che abbiamo noi adesso di fronte a palesi ingiustizie o discriminazioni, oppure alla mentalità dell”800. In verità anche alcuni commenti che difendono il personale sanitario ed il dolore salvifico del parto, definendo questa donna una mammoletta, sono da ‘800. Un applauso al coraggio della mamma che, pur rischiando la querela, ha denunciato ciò che è successo.
E’ incredibile: ci sono due commenti uguali a difesa dell’ostetrica Nadia, uno firmato da Giorgio, l’altro firmato da Paolo. Nadia, ci hai provato, ora smettila. E magari cambia lavoro.
Si, Nadia cambia lavoro, anche per rispetto di altre donne che sarebbero 1000 volte meglio di te come ostetriche, ma che non lo sono. Una di quelle donne sono io, ed io ne avrei tutto il cuore di essere ostetrica.
Ti hanno trattata male, sono stati pessimi. Vorrei però dire che io ho partorito il secondogenito di 4 kg e 700g e non ho fatto l’epidurale. Anche a me hanno detto che sarebbe stato come il primo è invece era più grande di 7 etti. Sono arrivata in ospedale che ero di 5 cm, l’anestesisra non c’era perché era notte e l’avrebbero chiamato in servizio. Non. C’è stato tempo. Ci ho messo 2 ore e mi hanno dato solo 2 punti. Per fortuna l’ostetrica è stata gentilissima e non c’erano altre partorienti quindi eravamo solo io, mio marito, lei e lo sgabello svedese
Quesre stronze sono da denunciare..E’ assurdo che una donna per partorire debba passare questo inferno.. solo perchè nella nostra cultura una donna deve partorire con dolore.
Ma siamo in Italia o terzo mondo?
Meno male che non ti hanno sfregiato la patata come fanno ad alcune senza chiedere lasciandole una cicatrice dura che impedisce i rapporti a vita :/
Ho una figlia di 11 anni e ho avuto un parto facile. Ma ricordo una compagna di stanza extracomunitaria che ha partorito una bimba alle sette di sera dopo ore di travaglio (era arrivata alle sette del mattino già molto sofferente) che si è vista concedere un cesareo dopo dieci ore perchè le ostetriche sostenevano che era il terzo parto e quindi doveva essere naturale come gli altri. Ricordo inoltre un simpatico anestesista (lo era davvero) che all’inutile corso preparto ci aveva consegnato l’unica necessaria informazione. Ovvero ricordarsi che le ostetriche in linea di massima si oppongono all’epidurale. Sicuramente ci sono anche delle ragioni in questo atteggiamento ma è altrettanto vero che se ti viene garantito un diritto e nel momento in cui vuoi esercitarlo ti viene negato la spiegazione deve esserci e deve essere convincente. E’ così che si subiscono gli abusi e non ci si trova più di fronte all’esercizio di una professionalità ma alla detenzione di un potere.E’ stupefacente come a volte , fortunatamente non è una regola, con la scusa che i bambini “sono sempre nati così” non ci sia la volontà di curare gli aspetti psicologici così delicati in questa circostanza. Una donna può chiedere l’epidurale come nel tuo caso per un motivo oggettivo, una bambino grosso, ma può anche avere una paura che la sovrasta e che la fa andare fuori controllo. Chissà forse in questo caso una persona che ti parla con dolcezza, che ti fa respirare e che non si pone conflittualmente potrebbe risolvere la situazione. Oppure ben vengano epidurale e cesareo.Non dimentichiamo che al trauma della madre corrisponde un trauma del bimbo.Grazie Valentina, se noi donne ci confrontassimo più frequentemente su queste esperienze sono convinta avremmo una maggiore capacità di incidere la realtà.
Che brividi nel leggere la tua storia…purtroppo anche io faccio parte del club dei parti disastrosi, violenti e irrispettosi.
Nel mio caso, dopo un travaglio infinito senza epidurale (ma lo sapevo e ne ero consapevole), il dramma inizia insala parto. Le ostetriche sono tutte concordi nel volermi far spingere da in piedi, peccato che io dopo 16 ore sveglia non avessi più la forza di reggermi in piedi, volevo stare sdraiata ma secondo loro non andava bene. Spingo per 3 ore, mi dicono che non mi sto impegnando abbastanza, ad ogni spinta per farmi spingere più forte mi dicono che si vede la testa ma mio marito mi ha poi detto dopo che non era vero. mi dicono che urlare non serve, che l’hanno fatto tutte, che è solo questione di tempo. Io non ce la faccio, non ci riesco. Sto spingendo da 3 ore.
Poi a un certo punto sento la parola “scalino”, non passa la testa perchè c’è uno scalino, si vede ma non passa. Monitorano svariate volte il battito poi ad un certo punto arrivano un medico, svariate infermiere, la sala parto si riempie di gente, tutto diventa caotico. Fanno uscire mio marito, non mi dicono nulla, a un certo punto ho due ostetriche che mi schiacciano la pancia con i gomiti e una ventosa attaccata alla testa della mia bambina. Non mi fanno l’episiotomia. Mio marito non c’è quindi aggrappo la prima mano che trovo, è quella di un’ostetrica che esce poi dalla sala parto piangendo e chiedendomi se sono matta. Mia figlia nasce e non me la danno, niente pelle a pelle, ce la portano a vedere poi la portano via, ce la ridaranno vestita. La sala parto sembra la scena di un film horror. Niente attacco al seno entro mezzora. Mezzora ci è voluta solo per ricucirmi. Non mi hanno detto quanti punti mi han dato alla fine. Per 2 giorni non riesco neanche al alzarmi dal letto e mi prendo insulti perchè sembra che non voglia prendermi cura di mia figlia, per 1 mese sono andata in giro con la ciambella perchè non potevo sedermi. Ad oggi, 2 anni e mezzo dopo, se mi parte uno starnuto, mi faccio la pipì addosso. Ad oggi, 2 anni e mezzo dopo, se non me la sento di dare un fratellino a mia figlia, è perchè ho il terrore di dover rivivere questo incubo.
E’ pur vero che dimentichi i dolori del parto ma non dimentichi l’esperienza. Se ci ripenso piango, mi rifiuto di crederci. Allora non avevo avuto la lucidità di dire niente, anzi avevo persino chiesto scusa all’ostetrica a cui avevo stretto troppo la mano…
Quando mia sorella partorì, una delle ostetriche se n’è uscí con la frase :”a me i parti piacciono splatter”, per farvi intendere come si svolse il suo parto…
Il mio primo parto invece è stato un incubo, non mi dilatavo, al mattino mi fecero lo scollamento delle membrane, un dolore così penso di non averlo mai provato in vita mia. Da lì l’inferno, mi hanno rimandata a casa 3 volte, mentre io sentivo che qualcosa non andava… Alla 4 volta mi han ricoverata, messa sotto monitoraggio,si son scordati di abbassare il volume….li ho sentito la mia piccola perdere il battito 4 volte, si era incastrata con il piedino nel cordone….
Io piangevo ad ogni contrazione, perché sentivo il punto in cui si è bloccata, non mi dilatavo, ero stremata. Mi portarono comunque in sala parto, perché per loro dovevo provare a partorire naturalmente..
Quando ha perso il battito per l’ultima volta, ho visto arrivare la dottoressa di turno di corsa e dire di scappare subito in sala operatoria, cesareo d’urgenza…
Con me che gli ripetevo che non mi avevano ascoltata, che la mia bambina era in pericolo, non capivo più nulla.
3 dosi di anestesia, che non facevano effetto…poi il buio.
Viola è nata cianotica, mi son persa la sua nascita e me l’hanno portata dopo ore..
Con Gaia, 3 anni dopo, ho scelto un altro ospedale e lì, mi sono impuntata è, ho voluto il cesareo programmato a tutti i costi. Han cercato in ogni modo di farmi cambiare idea, ma non ci sono riusciti. Gli ho fatto scrivere che avevo paura e psicologicamente non ce l’avrei fatta ad affrontare di nuovo tutto. Non ci pensavo proprio a rivivere quell’incubo.
La sua nascita l’ho vissuta diversamente, con più serenità, l’ho vista nascere e l’ho voluta subito, dopo gli esami di routine.
Loro giocano sull’inesperienza di una al primo parto, ma bisogna denunciare queste pseudo persone. Le donne non sono carne da macello. Mai.
Mi hai fatto piangere, ho rivissuto il dramma del mio parto insieme al tuo.
Sei grande e scrivi da dio.
Paese di merda, ignorante retrogrado e cattolico.
Dal dentista queste stronze di ostetriche si fanno togliere un dente senza anestesia?
Siamo oltre 50 anni indietro rispetto all’Europa raziocinante. Che disastro di paese, che vergogna.
Cara Valentina, ho letto solo ora la tua dura testimonianza e onestamente non ho parole per descrivere questo scempio di paese. Non sei la prima e probabilmente purtroppo non sarai neanche l’ultima donna che ha subito violenze in sala parto.
A volte mi chiedo se queste ostetriche abbiano mai provato i dolori del parto per averti trattata in quel modo, anche se comunque alla facoltà di ginecologia ed ostetricia insegnano determinate cose ovvero che la partoriente va seguita, compresa ed aiutata sotto ogni aspetto. Mai abbandonarla! La donna deve sentirsi assolutamente a proprio agio mentre partorisce altrimenti il bambino ne può risentire anche gravemente!
Consiglio a tutte coloro che leggeranno questo messaggio di non far affidamento agli ospedali, ma di recarsi, se ne avete la possibilità, in qualche clinica privata e specializzata nella cura e tutela della partoriente. Chiedete consiglio ai vostri medici di base o ginecologi che sicuramente vi sapranno consigliare qualcosa.
Cara Valentina, sono dell’idea che tu comunque possa sporgere denuncia verso questi schifosi incompetenti perché se fosse successo qualcosa di grave a te o al tuo bambino avrebbero dovuto rispondere pesantemente dei danni!
Segnatevi questo dato, ogni anno 14000 donne subiscono violenza ostetrica.
Perché non guardiamo i fatti concreti? Perché non denunciamo questi schifosi medici che non sanno fare il proprio lavoro e che invece di salvare vite, rischiano di distruggerle??
VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!