Grazie a tutti!
Anche per i commenti negativi: per carità è giusto che tutti abbiano le loro opinioni.

L’unica cosa che ci tengo a sottolineare è che io continuo a farmi domande su quello che faccio.
La pubblicità è un lavoro al limite.
Può essere bellissimo e divertente, ma può anche essere un lavoro dove ti sfruttano fino all’osso.
Può essere un modo per dar sfogo a quello che sai fare, alle tue manie d’artista, oppure può essere un mestiere dove ti imponi di fare esclusivamente ciò che vuole il cliente.

Non è un lavoro limpido. Forse non lo è nessuno.
Io mi faccio delle domande quando insceno la solita famiglia felice o quando metto la gnocca che saltella dal bagno al bidet, perché mi domando che influenza può avere su una ragazzina vedere quegli stereotipi.
Mi domando quanto sia giusto omettere i dettagli e fare lo slalom tra le parole quando parli di un prodotto.

Omettere dettagli è come dire la verità?

Ho venduto automobili senza saper guidare.
Al pubblico fa differenza?

Ho saputo che alcuni clienti delle agenzie in cui ho lavorato avevano forti contatti con la camorra e col riciclaggio di denaro sporco.
E io ero lì a far guadagnare loro fette di mercato.
Stavo facendo la cosa giusta? Il professionista è professionista prima di tutto quando fa il suo lavoro? O è giusto che abbia dei dubbi?

Che valore stanno dando al mio lavoro se non mi pagano un solo centesimo di straordinari, se è ovvio pretendere (e neanche chiedere) che una persona dedichi il week end a un progetto?

Mi faccio continuamente domande su quello che ho fatto. E che forse continuerò a fare.

Perché è bello. E’ un mestiere che mi piace. E perché è difficile.
Perché ci sono troppe cose che non vanno bene, che non mi piacciono, e che onestamente non mi va più di assecondare.
A costo di non lavorare più in quel mondo.

Mi sto facendo vedere in giro, sto facendo colloqui, sto prendendo le misure al futuro.
Io ci provo a fare qualcosa per cambiare quello che non trovo giusto.

Il licenziamento è solo la punta dell’iceberg di un sistema malato da tempo.

Magari non servirà a nulla.
Non lo so.

Ma è sempre meglio che stare zitti.

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  1. pino says:

    qualunque cosa tu decida di fare, non mollare “lo scrivere”: perché sei nata per quello.
    quanto all’agenzia “etica”: si può fare, però è dura, perché si rischia di rimanere tagliati fuori. e forse anche per questo è più bello.
    i dubbi ci sono sempre: per il lavoro, i rapporti con amici e familiari ecc. ecc.
    certo chiudere gli occhi e tirare dritto è molto più semplice ed indolore. però a furia di andare a occhi chiusi rischi di sbattere

  2. Anonimo says:

    Ah, quindi tu ti ritieni un’ “artista” solo per il fatto di pubblicare schifezze pornografiche?
    Poi ancora tu vorresti cambiare la società per farla diventare immagino un immenso consultorio dove si educhi la gente a parlare solo di fiche, cazzi, rapporti promiscui, ricchioni, preservativi, pillole del giorno dopo e aborti, secondo la tua autorevolissima Weltanschaaung (ti traduco, non affaticarti a cercare, “visione del mondo”).
    Poverina ti hanno “sfruttata” anche la domenica, spero non ti sarai stancata troppo nei week-ends elaborando le tue seghe mentali, consolati comunque pensa che nei week ends c’è tanta gente che si spacca il culo con ben altre responsabilità.
    Eppoi che animo nobile e sensibile, hai i sensi di colpa perchè hai fatto guadagnare fette di mercato (il solito delirio di onnipotenza) a clienti che erano immischiati con la camorra (eccoti un’altra “Saviano”).
    Sai che ti dico mocciosa? Datti un mossa e scrollati quegli atteggiamenti da comunistella viziata figlia di papà, cerca di mangiare di più e di portarti sopra i 45 Kg perchè sei al limite del peso di un’anoressica, invece di atteggiarti a Melissa P. esaltando il sesso libero (ma tu preferirai certo il termine più trasgressivo e “cool” di “libero trombamento”) e consulta infine un buon psicoterapeuta perchè emergono a mio avviso nella tua personalità dei tratti che potrebbero essere oggetto di una valutazione più approfondita.

    Salvatore (Arona)

  3. Francesco says:

    Ciao.
    Leggo sempre i tuoi post via feed reader però credo di non aver mai scritto un commento.
    Lo faccio ora perchè il tuo post è davvero bello e pregno di tutte quelle cose che solo chi ha a che fare con la comunicazione d’impresa capisce fino in fondo (io per ora studio appunto Com. d’impresa, e spero di diventare anche io un copywriter)

    Non ho niente di particolare da dirti se non un grande in bocca al lupo per il tuo futuro prossimo (ma anche quello anteriore, eh) nel lavoro e in generale.

    E’ bellissimo leggere i dubbi e le piccole ansie che il tuo lavoro porta con sè. E’ un modo di essere autentici innanzitutto di fronte a sè stessi. non è una cosa mica da poco ;))

    Riguardo al commento anonimo qui sopra, che dire… forse questo anonimo ti preferirebbe saperti Pianista in un Bordello ;))

    A presto!
    byez. francesco

  4. Anonimo says:

    Per il cosiddetto “Francesco”.

    In primis non ho bisogno di esegeti per interpretare il mio pensiero dato che quel che ho da dire lo dico CHIARAMENTE ed in forma DIRETTA, senza giri di parole, quindi il “bordello” tienitelo per te, ed in secundis se leggi bene non sono poi tanto anonimo, visto che mi sono firmato “Salvatore – Arona”, se poi vuoi anche il cognome, ti accontento subito:
    Salvatore Maesano
    Arona (NO)

  5. pino says:

    Salvatore (o chiunque tu sia), la vicenda di Valentina porta a nudo quella che è la situazione attuale nel mondo del lavoro, che si sta sempre più svilendo.
    Vale a dire: 1) spesso a capo della aziende (in particolare le grandi) trovi dirigenti che sono dei veri e propri coglioni (se poi qualcuno pensa che Lapo sia un genio…);
    2) le aziende quando assumono ormai guardano solo un lato: quello economico , tralasciando completamente talento, capacità. Ovvero: prendo chi mi costa meno, non chi è più bravo e capace. E il fatto che questo accada anche in aziende come un’agenzia di pubblicità dove la materia prima con cui operare è proprio il talento, l’idea, beh, allora vuol dire che siamo vicini al capolinea.
    Probabilmente tu non sarai cmq d’accordo, e non mi sorprenderebbe saperti dirigente d’azienda (magari pubblica).
    Anzi, secondo me sei anche uno di quelli che pensa che tutto va bene, che siamo un grande paese, ben guidato da politici illuminati, e l’unico rimpianto che ha è che manca Mastella: con lui saremmo davvero a posto.

    p.s.: se tu prima di intervenire ti informassi, sapresti che Francesco quando ha parlato di “pianista in un bordello” faceva una citazione presa da un famoso pubblicitario francese e non voleva affatto offenderti…

  6. Francesco says:

    “Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario, lei mi crede pianista in un bordello” di Jacques Séguéla. Un libro divertente, brillante, pieno zeppo di spunti. Lo consiglio a tutti.
    Salvatore, come vede la mia era solo una battuta-citazione rivolta tra l’altro più all’autrice di questo blog che a lei, niente di più.
    Resta of course il mio totale disaccordo rispetto a quello che lei dice nel suo commento.
    Byez

  7. alonso says:

    @ salvatore

    già iniziare parlando di “schifezze pornografiche” mi fa sospettare in lei il fedele adepto di una setta sfortunatamente millenaria, la quale ha avuto ahinoi la sfiga di avere ottimi pubblicitari, e che adesso, come si conviene, trova al suo vertice un signore che in gioventù ha vestito la divisa nazista, e solo dopo ha capito, l’ingenuotto, che il vero Reich Millenario era quello di Roma. Classica genia che di nascosto legge le schifezze pornografiche, le mette in pratica sui bambini all’oratorio, e naturalmente ha un sacco di tempo libero per l’indignazione morale. Ma poi lei prosegue, parlando raffinatamente di ricchioni, di aborti, e già che c’è ci butta dentro anche il disprezzo per Saviano e conclude con un delizioso ancorché un po’ datato “comunistella”. Beh, che dire, un prodotto mutante, il nostro Salvatore: Opus Dei, Lega Nord, AN, Fiamma Tricolore, Forza Italia su tutti? Che magnifico meltin’ pot.. Mi piacerebbe pensare che lei sia solo un provocatore. Ma temo che la secolare corruzione di questo paese ne abbia prodotte davvero a bizzeffe, di persone come lei.

  8. 2pa says:

    tralasciando i vari commenti (piuttosto beceri direi, ovvia!), ma fino a prova contraria siamo ancora (x poco) in un paese semi libero e finchè non metteranno il bavaglio anche al web gente come i lverbano di cui sopra potrà continuare a vomitare inspiegabile disprezzo. anche se mi sembra un po’ scortese sporcare in casa altrui, comunque…
    cara valentina (bella canzone del baffuto max gazzè), tenta di buttar giù il rospaccio che ti han rifilato con abbondante magnesia san pellegrino. o idraulico liquido, vedi tu. ma allo stesso tempo prepara loro un bel rospone epocale, le idee non ti mancano e la grinta neppure. infiocchettalo bene, che sembri un regalo. e poi goditi il risultato dall’alto!
    tienci informati sulle tue prossime mosse, e non perdere nè la serenità nè il fegato!
    un grosso in bocca al lupo
    ps: …sento echi di 11 settembre cileno in quelle parole del verbano…a una disamina storica: caro mio (e tutti i tuoi amici, come ha riassunto bene alonso), siete arrivati un po’ tardi!! un disegno del genere sarebbe andato bene 30 anni fa, quando un muro c’era su. ancora! e guarda un po’, quel disegno è stato attuato nei vari cile, argentina e compagnia varia. coi risultati che oggi vediamo. quel disegno era P2, guardacaso uguale al programma politico di uno “statista” d nostra conoscenza…
    (Scusa la digressione valentina, non c’entra nulla con te! ancora e di più: in culo alla balena!)
    un abbraccio virtuale

  9. avereoessere says:

    A me interessa molto quello che hai da dire, mi dispiace solo per l’arroganza e la maleducazione di chi commenta sparando a zero su tutto…
    ma vabbè, non siamo tutti uguali.

  10. Per tutti:
    Lo so, sono ripetitiva, ma grazie!
    Quello che sto facendo ora è darmi da fare: ho l’agenda piena di appuntamenti e tanta voglia di dedicarmi un po’ anche a me.
    Beh… non sarebbe male anche scrivere un po’…

    : )

  11. Flavia Brevi says:

    Dai Salvatore, così, scrivi un altro commento che ci fai fare grasse risate! La tua parodia di un padre pellegrino della Mayflower è eccezionale! Uahahah! Grande senso dell’ironia, il tuo.
    Valentina, per tornare a te, invece, volevo dirti che il tuo reinserimento nel circolo di coloro che cercano un lavoro è assolutamente concorrenza sleale! 😉

  12. Vaslav Nijinsky says:

    Povero Salvatore… ce l’hanno tutti con lui….
    Comunque… secondo me (libero -ma mica poi tanto…- trombatore stalinista) non è mica male parlare ogni tanto di fiche e di cazzi…. ecchettedevodì… sarò un pervertito… ma a me piace…
    Non mi piace invece lavorare di domenica, dice la Bibbia che pure il Signore s’è riposato di domenica… quindi… no lavoro e tutti in Chiesa a Messa la domenica! solo gli sporchi comunisti lavorano di domenica e non lodano il Signore, ‘sti zozzoni. Fermiamo il comunismo impedendo di lavorare la domenica.
    Quindi vabbè… ragazzi… buone responsabilità e buone Weltanschaaung a tutti.
    Siamo nello Zeitgeist del MAGNAMAGNA
    Aloha
    e ricordate che a Honolulu è ancora inverno… dicono… o forse sentono.

    ciao
    ciao

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