E dopo la deprimente cazzata maschilista di Ciao Darwin, ieri sera mediaset ha proposto una nuova indecenza:
“Batti le bionde”.
Programma cretino dove l’inutile Papi urla a una schiera di biondissime, pettinatissime e formose “dimostrate di non essere oche! Sfatiamo il luogo comune!”
Allora:
già partendo dal fatto che il concorrente sia un solo maschio contro 50 donne da battere mi fa subito pensare che le donne siano più deboli. E questo non mi piace.
Il fatto che si dia per scontato che siano stupide mi irrita moltissimo, e che questo giudizio preso per buono sia legato al colore dei capelli mi fa incazzare ancora di più.
Loro, le 50 sgallettate, mi fanno inferocire, perché NON PUOI prestarti a un gioco dove ti stanno dando della scema e ti prendono pure per il culo.
Ma forse io ho troppo rispetto di me.
Detto questo consiglierei a mediaste di migliorare il format:
perché non prevediamo anche
“BATTI IL NEGRO INFERIORE” Dove un concorrente maschio deve dimostrare di farsi ubbidire da 50 uomini di colore sottomessi.
“COMPIANGI IL POVERO HANDICAPPATO” Dove un maschio deve dimostrare come 50 portatori di Handicap siano meno abili di lui a salire e scendere le scale.
E infine
“SCOPRI CHI HA IL CAZZO CORTO” dove bisogna indovinare quale dei 50 possessori di Ferrari, Porche e Corvette ha il pene più corto.
Sfatiamo i luoghi comuni!
Perché ci si presta, senza fare una piega, a questo sbeffeggiamento della donna?
E non ditemi che sono esagerata: si giudica l’inferiorità di un individuo partendo da una qualità fisica (il colore dei capelli).
Se l’avessimo fatto per il colore della pelle? Cosa sarebbe successo?
Dove sono le donne? Perché non si arrabbiano?
Perché non ci arrabbiamo?
Non credo ci si debba arrabbiare per così poco: la trasmissione è POSSIBILE perché in realtà nessuno discrimina realmente le bionde. Sarebbe come una trasmissione dove due squadre di ACCHIAPPAFANTASMI si sfidano a chi cattura più spiriti, oppure un talkshow dove si dibatte, NON di avvistamenti UFO ma degli avvistamenti di Babbo Natale e della Befana; insomma… che sia una CAZZATA è implicito, palese!
Nessuno crede che le more siano più intelligenti delle bionde!
Non scherziamo!
Ma… mi permetto di dare il là ad una rivoluzione che chiamare culturale è poco; la rivoluzione Francese, la seconda guerra mondiale, il Nazismo persino, impallidiranno di fronte allo sconvolgimento che la rivoluzione che voglio suggerire potrà produrre. Voi donne, e trasmissioni come BATTI LA BIONDA sono lì a dimostrarlo, avete sfruttato male, malissimo, la vostra emancipazione. Prima, almeno, avevate la scusa di NON contare un cazzo. Ora non l’avete più perché… anche se continuate a sbraitare che siete costantemente discriminate voi avete la FIGA: vi siete rese corresponsabile di tutto il pattume che c’è nel mondo. Perché non smettete di darla ai SUDICIONI, ai MAFIOSI, agli AUTORI TV CHE FANNO CAZZATE COME BATTI LA BIONDA?
Pensate… se diventasse di moda, se diventasse costume comune tra le donne, non darla a notai, quanto credete possa sopravvivere quella categoria? Quanti ragazzi, diciannovenni e neodiplomati si iscriveranno all’università con l’ambizione di diventare NOTAIO e SENZA FIGA?
Qualcuno dirà che quanto dico è perfettamente in linea con quanto dice Valentina, perché anche lei si arrabbia con le donne e le incita a reagire ma… Valentina usa il termine MASCHILISTA e il termine maschilista significa COLPA DEL MASCHIO, MASCHIO COLPEVOLE. Invece la colpa e equiripartita tra maschietti e femminucce e il maschilismo non esiste se non grazie alle donne!
Cara Valentina io sono una delle 50 sgallettate che si è prestata al “gioco” sì perchè sottolineiamolo è di un GIOCO che stiamo parlando.
A mettersi in gioco ci vuole coraggio, ma soprattutto bisogna saper giocare. Su 50 ragazze bionde la metà era lì per cercare visibilità, l’altra metà semplicemente per fare un’esperienza divertente, che esula completamente dalla vita di tutti i giorni, ma soprattutto per giocare e farsi quattro risate.
Ho conosciuto delle belle persone durante questa esperienza, ragazze preparate e in gamba, che lavorano, che si fanno “il mazzo” e che dopo il programma sono tornate a fare ciò che facevano prima. Un consiglio, se non vuoi passare dalla parte del torto e urlare alle streghe più di chi tanto critichi prima vivi le situazioni e poi valutale!
Ti dico un segreto: la televisione è molto lontana dalla realtà, mi meraviglio che tu non te ne sia ancora accorta…e comunque se un programma non ti piace “puoi sempre cambiare canale”!
Tamara
Ma… volendo rispondere a Tamara: non credo che il tema del contendere sia la trasmissione specifica ma la qualità della TV in generale. Non solo, secondo me, secondo il mio modesto p.to di vista, come ho espresso del mio commetto precedente il tema è molto più vasto e… BASTA usare quella cazzo di parola che è MASCHILISMO! Dopo l’emancipazione della donna, non potete più romperci i coglioni: avete la FIGA… se non vi sta bene, tenetevela! Vedrete come cambieremo in fretta idea!
Per Tamara:
tamara, io non discuto sulla qualità umana delle persone che partecipano.
Discuto sul programma: discuto su Papi che urla “dimostriamo che non siete oche” dando già quell’affermazione sulle donne come vera, capisci?
Nota bene: non parlo di affermazione sulle bionde. parlo di affermazione sulle donne, perché io, come donna, mi offendo se un programma si basa su un concetto di base sbagliato. ossia sul fatto che io, per nascita , sia stupida.
L’equazione è semplice.
FEMMINA= STUPIDA.
Uo uomo solo deve dimostrare di essere più intelligente di 50 donne bionde (inferiori perché donne e con l’aggravante di essere stupide perché bionde)
Sono piccoli, apparentemente insignificanti segnali, che continuano a minare il nostro orgoglio femminile. La nostra posizione nella società.
Ci trattano già da inferiori. A priori.
Il giudizio dispregiativo che c’è sotto quell’apparenza di divertimento è insopportabile.
Posso capire che sia divertente rispondere a delle domande per vedere chi è il migliore.
Ma preferisco una gara in termini assoluti tra individui.
Uomini e donne alla pari.
E’ la parità che ci viene tolta.
Ogni cosa che facciamo, ogni segnale che abbiamo attorno è permeato della sottile insinuazione che noi donne siamo inferiori agli uomini.
Ti faccio un esempio facile:
PErché spesso il bagno dei portatori di Handicap è insieme a quello delle donne?
Perché ci sono più autisti uomini che donne?
Alla fine mi sembra che tutte siamo capaci di guidare, o no?
Quindi?
Quello che non mi piace di quel programma è che si fonda su un principio razzista. E io non lo tollero.
Non ho più voglia di far passare in secondo piano un messaggio così negativo sul mondo femminile.
Per Ugo:
Non mi arrabbio per poco: mi arrabbio per una cosa grave. E questa è gravissima.
Si fa passare per innocente lo svilimento della figura femminile.
L’emancipazione femminile ancora non c’è.
Non esiste.
E’ una bufala.
Ci vorranno ancora parecchie generazioni e forti cambiamenti culturali prima di urlare alla parità.
Non ci siamo ancora arrivate.
E il fatto che l’emancipazione della donna secondo un uomo passi comunque sempre e solo dalla figa… Beh… dovrebbe far riflettere.
Allora… non so se un BLOG è il luogo adatto per una discussione come questa che richiederebbe ben altri spazzi. Comunque, parlare con te, anche così, in forma scritta è bellissimo e… ci provo a chiarire il mio pensiero.
Diversità tra uomo e donna ce ne sono.
Non vederle è chiudersi gli occhi.
Non dico meglio o peggio ma… diversi.
Ora, partendo dalla preistoria, dove contava la sola forza fisica, è ovvio che 4 milioni di anni fa l’uomo fosse ‘‘meglio’’ delle donne. Partendo in vantaggio l’uomo ha quindi costruito un tessuto di potere che oggi è ancora nelle sue mani ma… tutto (e non ridere) parte dalla preistoria. Oggi la forza bruta non conta più e ciò che conta è solo la testa. Ma… il potere è ancora nelle mani degli uomini e… quelle donne che ci arrivano sono peggio dei maschi (questo va detto! Perché… in genere una donna di potere è un zitellaccia invidiosa delle ragazze che si sposano, che vanno in maternità, che hanno dei figli e un maritino… le donne CAPO sono più maschiliste degli uomini!!)
Come scardinare questo stato di cose?
Pensi che lo faranno gli uomini?
Credi che debbano farlo le donne?
NO!
Nessuno di questi!
Devono, ESSENDO UGUALI, farlo insieme!
Come?
Beh… una scrittrice dovrebbe saperlo come ma… ribadisco ciò che ho scritto nel primo commento: bisogna cominciare a infondere una cultura meritocratica diversa, ovvero cominciare a discriminare (si! Discriminare!) la puttanella che si fa strada con LA FIGA, discriminare gli Uomini CATTIVI : la ragazza che va con un fannullone figlio di papà va additata come poco di buono; col MAFIOSO, arrivista e IMBROGLIONE le donne non ci devono più andare! Altro che lagnarsi che l’emancipazione della donna passi dalla FIGA! È motivo di gioia, di sicura vittoria!
E chi, se non gli intellettuali possono infondere una cultura diversa?
Chi se non gli scrittori possono cominciare a fare questo?
È per questo che dico che donne e uomini sono equiresponsabili perché se esiste il MAFIOSO, esiste anche la donna che va col mafioso; se esiste il produttore televisivo che dice senza FIGA di qui non si passa, esiste anche la ragazza che paga pegno e… fa carriera, se esiste il Papi di turno, esisto anche 50 bionde, che per i motivi più svariati vanno in TV e partecipano come concerrenti al programma. Il sistema è quello che è perché le radici del sistema sono (e non ri-ridere) davvero nella preistoria: non si cambiano le cose solo dicendo come stanno e che non si è d’accordo su come stanno. Si deve dire primo come dovrebbero stare, secondo dimostrare che così sarebbero meglio e terzo, come arrivarci.
Questo, secondo me, è un compito da intellettuali, da filosofi e da scrittori.
Ma… se pretendi che si muovano le bionde… a Dio!
BACIO (se posso)!
perchè per le 50 sgallettate è più importante coltivare il sogno di diventare velina che andare contro un sistema mediatico ridotto ai minimi termini
è un programma che si basa sull’invidia femminile..
Siete più attaccabili di noi maschietti perchè non riuscite a non invidiarvi reciprocamente..
Chi lo fa il programma PAPI?
Oppure lo fanno gli spettatori?
In Italia c’è pieno di CULONE, CICCIONE, BRUTTINE, ZOTICONE ma anche donne belle, simpatiche, intelligenti, interessanti che sedute sul divano si guardano la bellona BIONDA STRAFICA che fa l’oca..
e ridendo sotto i baffi dicono “Ma quanto sono stupide le bionde! Io sono molto meglio”..
e godono, di un piacere vero.
Valentina?
Io ti voglio bene e lo sai, ma anche tu sei invidiosa, di quella con il naso da pompini, di tua cugina che resta in cinta, di quella che tutti si vogliono scopare anche se é una troia.
è un programma per Donne contro le Donne.
Giulio ha detto ” è un programma per Donne contro le Donne ” e io… concordo in pieno! L’ostacolo più grosso all’emancipazione femminile, oggi, sono le donne stesse!
ridendo sotto i baffi? le donne? ma che donne frequentate??
Valentina, ma perché ti infervori, tu non sei mora?
Per Ugo:
In merito all’affermazione che le donne capo sono peggio degli uomini…
beh, spesso devi dimostrare e devi fare ben più di un uomo per ricoprire quella stessa posizione.
IO stessa, se fossi stata un uomo, avrei rivestito sicuramente un ruolo diverso nell’agenzia dove lavoro.
Una volta ho protestato per un atteggiamento sbagliato.
Sono stata ripresa “perché ho un brutto carattere”.
Fossi stata un uomo avrebbero semplicemente detto “quello ha i coglioni”.
Sicuramente siamo diversi. Ma biologicamente.
Prima di lamentarsi del fatto che una donna al comando sia peggio di un uomo, aspettiamo di avere la parità di potere anche lì: quando la metà degli amministratori delegati delle aziende italiane saranno donne, allora sarà possibile verificare chi è meglio o peggio.
Fino ad allora mi spiace, ma io non ci sto a fare paragoni.
Sul discriminare per primi i comportamenti sbagliati a favore di quelli giusti sono d’accordissimo.
Però, per favore, invece di scrivere “discriminare la puttanella che si fa strada con LA FIGA, discriminare gli Uomini CATTIVI “
discriminiamo prima gli uomini cattivi e poi la puttanella che fa strada con la figa.
Ti accorgerai che se manca la richiesta, automaticamente cade anche l’offerta.
Per Broadway:
Non credo che vogliano fare tutte le veline. Io credo che, come dice Tamara, tante fossero lì per il puro divertimento. Ma non giudico le bionde: giudico l’idiota che ha messo in piedi un format dove si mettono cinquanta donne contro un uomo con la neanche tanto sottile insinuazione che le 50 donne siano (in quanto donne e bionde) stupide.
Questo sto contestando.
Giulio:
Che purtroppo non ci sia ancora tanta coesione tra il mondo femminile è vero.
Ma temo anche che fare vedere certe cazzate in Tv non aiuti a migliorare.
Sto parlando di puro razzismo.
La bionda è per definizione femmina e scema.
E’ stato definito “un luogo comune”
Allora se tanto mi da’ tanto, l’uomo di colore è inferiore e meno intelligente (perché mi sembra che storicamente le persone di colore non se la siano passata benissimo, o sbaglio? )
Sostituisci la caratteristica fisica “donna bionda” con “uomo di colore” – ne ottieni un maschio bianco contro 50 uomini di colore e Papi che urla “dimostrate di non essere inferiori!”
E’ la stessa cosa: si fa del razzismo contro le donne!
Si discrimina!
Invidio la mia amica incita perché lei ci è riuscita e io no.
Questo è vero.
ma è un’altra cosa.
Non invidio le altre donne: mi fanno arrabbiare.
Mi fa arrabbiare il fatto che usino dei codici puramente estetici per relazionarsi con gli uomini.
Mi fa arrabbiare tantissimo sentirmi dire, da anni, “sei invidiosa”, come giustificazione alla mia rabbia.
Di nuovo per ugo:
L’ostacolo all’emancipazione sono i pregiudizi. Quelli non hanno sesso.
Per Ettore:
Io sono una donna. Bionda o no, qualunque stupidaggine fatta a sfavore del mondo femminile mi fa incazzare. Tantissimo.
Il mio precedente commento era un tentativo di battuta…
E’ molto vero che in Italia le donne sono fortemente discriminate sul lavoro. Questa è una forma di razzismo. Potranno anche esserci ragioni preistoriche o biologiche, ma allora qualcuno mi dovrebbe spiegare perché in Svizzera o in Danimarca (che dovrebbero avere la preistoria in comune con noi…) questa discriminazione non esiste o è comunque molto meno marcata.
Non sono sicuro però che la trasmissione di Papi giustifichi o amplifichi questo razzismo.
Caro Ettore, di sicuro quel programma non ci aiuta a migliorare la situazione.
Insisto: danno delle stupide a 50 donne bionde.
Lo fanno mascherando tutto sotto la scusante del divertimento e del luogo comune.
Beh, vaffanculo ai luoghi comuni.
Mi citate per favore un altro programma che prende per il culo in egual modo e con altrettanta pesantezza il mondo maschile?
Ugo, ma il fannullone figlio di papà che va con la poco di buono come potremmo additarlo, cosi tanto per inutile par condicio: un uomo inutile? Un aborto mancato? Perché anche quelli lì non è che nobilitino il genere umano, anzi, (io propongo per entrambi una sterilizzazione preventiva, dio non voglia si riproducano insieme, ne esce Alien). Aprirei un concorso tra i lettori, anzi, faciamone direttamente un format televisivo, che ne dite?
Valentina, sui programmi equivalenti che dici tu, io ho sempre pensato che il 98% di programmi di commento calcistico fossero del genere. Sul calcio come sport non mi pronuncio, ma quello si fa prendendo a calci di persona un pallone, non in TV, quindu è un’altra cosa.
(Lo devo aggiungere che è una provocazione? No, vero, che siamo tutti intelligenti e ironici?)
Cara Vale, e… come lo discrimino l’uomo CATTIVO?
Io non ho detto che bisogna prima discriminare la PUTTANELLA e poi l’uomo CATTIVO. La cosa può avvenire anche contemporaneamente ed anzi… deve avvenire contemporaneamente perché l’uomo CATTIVO come lo discrimino? Proprio lasciandolo senza FIGA!!! Sei CATTIVO, non te la do, anche se sei quello bello con la Volvo, anche se mi hai regalato un super anello tempestato di diamanti, e sai perché non te la do? Non te la do perché se si viene a sapere in giro che te la do io faccio la figura della PUTTANELLA!
Hai ragione che i pregiudizi non hanno sesso, sono sia maschi che femmine e proprio per questo bisogna combattere CONTEMPORANEAMENTE sui due fronti. Il fatto che nel tuo racconto DARIA, Giancarlo fosse quello bello con la Volvo e l’esatto esempio di quello non dovresti più scrivere! Da dove arriva la Volvo? Non ci interessa? Ci deve interessare!!! Giancarlo non è CATTIVO, lo so, ma… gli uomini CATTIVI cosa deducono leggendo DARIA? Deducono che gli serve, non avendo altro, almeno la Volvo! E come ottenere la Volvo? Onestamente? Disonestamente? Non importa come: deveno avere la Volvo!
Un uomo, l’uomo maschio CATTIVO, pensa che un uomo di successo abbia due cose, tanti soldi e tanta figa. Ma… e te lo assicuro io che, anche se non sono un uomo CATTIVO, gli uomini CATTIVI li conosco benissimo, prima viene la figa, poi i soldi!
Sembra vero il contrario vero?
Certo… ma il fatto che sembri vero il contrario dipende dalle donne: gli uomini prima cercano i soldi e poi la figa, perché sono convinti che tanti soldi comportino tanta figa ma… ti assicuro che qualunque uomo ammira l’ultimo squattrinato che non deve sbattersi come lui al lavoro ma che ciò nonostante è pieno di figa.
Vorrebbe essere come lui!
L’uomo preferisce essere prima bello che ricco!
Quindi, se essere CATTIVO non paga in termini di figa, i cattivi diminuiranno!
Garantito!
Stiamo parlando di soldi, stiamo parlando di potere e chi ce l’ha non lo molla!
Ma perché bisogna partire dalle donne, se ancora non ti fosse chiaro?
Perché le donne, non è che se NON vanno a letto con i CATTIVI devono farsi ditalini per il resto della vita: possono andare a letto coi BUONI!!
E… alcuni di loro… hanno pure la VOLVO.
Ma per eliminare il luogo comune è meglio ironizzarci sopra, oppure stare ben attenti a non parlarne (o a parlarne solo in toni seri)?
Bonolis a Ciao Darwin credo abbia fatto una puntata “nere contro bianche” ed una “omo contro etero”. In questi casi la tv reitera un fastidioso luogo comune o, rendendolo ridicolo, contribuisce a sfatarlo?
Ci penso.
Per Ugo:
Temo che tu ti debba rileggere “Daria” perché proprio non hai capito quel racconto.
Comincio come se volessi rispondere a Ettore ma… questo commento spero dia senso a tutte le parole che ho scritto. Io non so se i pregiudizi si combattono meglio scherzandoci sopra o sradicandoli con pensieri articolati e teorie serie. Non lo so. Di certo non è il silenzio che può migliorare le cose. Il nostro paese, l’Italia, è un paese abbastanza schifosino (in tal proposito vi invito tutti a leggere quello che ha scritto Tiziano Scarpa a commento dell’intercettazione telefonica tra il Berlusca e Saccà su PRIMO AMORE. Se poi volete esagerare, leggetevi GOMORRA.).
In Italia la meritocrazia esiste, non è vero che la meritocrazia non c’è, è solo che cosa sia meritevole e cosa non lo sia lo stabilisce, come ovvio, chi detiene il potere e… a chi volete attribuisca il merito se non a chi gli presta fedeltà, chi non gli rompe le palle e a chi, magari, gli succhia il cazzo?
Ora… o continuiamo a confidare e sperare nella bontà di chi ha il potere o ci si allea per scardinarlo, per cambiare le cose ed eventualmente per istituire un nuovo potere (ma se le cose cambiano il nuovo potere verrà da se!).
Allora… 35, 40 anni fà divorzio, aborto, e persino perdere la verginità prima del matrimonio erano cose da tener assolutamente nascoste.
Io ancora non c’ero ma… come cambiarono idea gli Italiani?
Io, credo, che gli intellettuali dell’epoca abbiano dato una bella mano a scardinare il vecchio sistema. Qui stiamo parlando di femminismo/maschilismo una questione non ancora risolta ed anzi, per certi versi anche peggiorata. Mi ci vorrebbe troppo per spiegare il mio pensiero ma… basti dire che quello che prima le donne volevano come diritto, ora è un obbligo, un dovere a cui non possono sottrarsi: ora le donne DEVONO lavorare altrimenti non si arriva a fine mese e in più, molte di loro, non hanno dimesso il grembiulino per le faccende domestiche.
La forza lavoro femminile è indispensabile, OBBLIGATORIA, e qualcuna pensa che sia un diritto!
Somara!
Come l’aborto: il diritto della donna a scegliere! Come no! Scegliere di abortire in nome della carriera, del lavoro, della schiavitù verso un sistema che ha rigirato a sue favore tutte le nostre conquiste.
E gli diciamo anche GRAZIE!
Ma andate a cagare!!!
Ora, il fatto che uomini e donne siano sulla carta UGUALI, li rende veramente UGUALI anche di fatto: uguali schiavi, uguali sottomessi e uguali ciglioni!!
Non voglio essere pesante e ribadire quanto ho già scritto… andatevelo a rileggere ma… c’è una perfetta corresponsabilità perché per ogni marpione c’è una che ci sta!
Volete una cosa care binbe BUONE?
Andatevela a prendere.
Io, anche se sono un maschio, sto con voi!
O con te… se parlo solo a Valentina!
Vi voglio bene, mi piacete e… non vi chiedo di muovervi perché sono un maschilista che se ne lava le mani, ve lo chiedo perché se lasciate fare agli uomini poi, come vi ho dimostrato qualche riga sopra, vorranno la loro fetta e rigireranno a loro favore la cosa, e invece la torta dovrà essere tutta vostra e poi… so, che voi, più BUONE, un fetta la lascerete anche a noi.
E vi diremo GRAZIE.
P.S. per Vale: DARIA l’ho più di una volta. Io non sto dicendo altro se non che Giancarlo è quello bello con la Volvo PUNTO e A CAPO.
Come fai tu.
E… se io non l’ho capito fa nulla, sono solo uno. Gli uomini CATTIVI (che sono più d’uno) l’hanno capito? Quello che scrivi è sempre è dalla parte delle bionde? O a volte, è dalla parte del produttore TV che sfrutta la BIONDA per fare ASCOLTO?
Io del programma ho visto solo la pubblicità…se non sbaglio recitava più o meno così”50 bellissime bionde ma soprattutto intelligenti”
il messaggio che si percepiva era “ebbene si sono anche intelligenti!!” insomma “strano ma vero”.La pubblicità ha puntato molto sulla curiosità per questo “evento storico”.
posso capire il fastidio che ha provocato in te Valentina, perchè è stato lo stesso per me (forse in forma ridotta visto che non l’ho guardato)
sicuramente uno dei fattori principali che ha creato il prototipo di “bionda svampita” è stata l’invidia tra donne,come una specie di autodifesa verso “l’individuo”che in quel momento ci stava rubando la scena più per l’aspetto che per l’intelletto(almeno così sembrava).
Non è vero che nessuno discrimina le bionde,anzi, lo fanno uomini e donne.
Abbiamo dei pregiudizzi che risalgono realmente alla “preistoria” e che assieme al colore della pelle della religione e indubbiamente del sesso, non moriranno mai.
Volevo innoltre dire che è vero ciò che dice Ugo, che se la donna usasse di più la testa, come parte del corpo, per raggiungere quello che vuole,ci sarebbero forse dei miglioramenti.
C’è un problema però,a volte l’unico sistema per lavorare,non per diventare qualcuno nel mondo dello spettacolo,ma per avere un rinnovo del contratto e di conseguenza uno stipendio a fine mese è quello di “svendersi”…purtroppo ci sono molte realtà in questo mondo…
PS comunque in Daria io ho visto solo il desiderio di una ragazza nei confronti di un’ uomo, la voglia di un’esperienza nuova ed eccitante, ninte altro…
Ciao
Valentina, la penso come te! Solo l’idea che sia stato concepito un programma del genere… ma siamo davvero nel 2008???