Domani non andrò a votare. E neanche lunedì.
Non voglio scegliere il meno peggio.
Non voglio sentirmi dire “ma se non voti andrà a finire che qualcun altro sceglierà per te”.
Lo stanno già facendo.

Io non voto.

Sputo sul parlamento e sul senato italiano.

Sono d’accordo con Dario Villa: arrendiamoci alla Svizzera.
Voglio essere invasa dai tedeschi e dal loro ordine.
Voglio che gli Svedesi e i Finlandesi passino le Alpi ed espugnino l’Italia.
Voglio il rigore e la serietà nordica.

Voglio un po’ di civiltà.
Questo paese non mi rappresenta più.

E appena mi capiterà di uscire a pranzo con lo zio Egidio (quello qui sopra), mi sa che avrà un po’ di risposte da darmi.

CategoriesSenza categoria
  1. Anche io fino a ieri ho pensato (e dichiarato) che non voterò. Ora le mie certezze cominciano a vacillare… Forse in queste ultime ore deciderò di votare – dici bene – il ‘meno peggio’, ma sperando in tempi migliori.
    Mettere una croce sulla croce? Impossibile, forse, perché pur sempre una croce bisogna mettere…
    V

  2. maddalena says:

    Ci sentiamo tutti poco italiani…Ma, come siamo noi italiani? Io ho 45 anni e non ricordo di aver mai visto o sentito parlare di un’Italia fiera, ordinata, pulita, da prendere come esempio. L’italiano tiene famiglia, e spesso tira a campare. Non fategli fare fatica, non fatelo pensare e tanto meno ragionare. L’italiano se può non paga le tasse e quando può se ne vanta. L’italiano chissa perchè si lamenta sempre. Io a votare ci vado… forse perchè sono italiana?

  3. Giulio says:

    sbagli.
    Il paese fa schifo, siamo indietro come la coda del maiale (come si dice da me, in emilia) rispetto agli altri paesi europei e non possiamo tirararci indietro..
    Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità di cittadini..
    Non votare, significa non esistere.
    Meglio votare il meno peggio che non votare assolutamente.

  4. Teresa says:

    Qualche anno fa, gli Svizzeri (di cui faccio parte) hanno votato una legge per aumentare il prezzo della benzina, per risanare le finanze dello Stato.
    Fino a 10 anni fa, l’IVA non esisteva e sempre il popolo Svizzero l’ha richiesta in referendum popolare, per finanziare (questa volta) il sistema di pensioni (siamo solo al 7.6% però).
    In Svizzera, lo sciopero è anticostituzionale: prevale il principio della “pace del lavoro”.
    In Svizzera, ad ogni elezione, l’astensionismo è del 60-70%, perché probabilmente noi Svizzeri facciamo talmente fiducia al governo che ci andrebbe bene anche una dittatura autoproclamatasi.
    In Svizzera, il tasso di disoccupazione è del 2.7%.

    Come vedi ci sono aspetti positivi e aspetti negativi. Ma soprattutto: c’è tanta differenza. La differenza viene dalla cultura. E la cultura del lasciarsi andare, del non prendersi le proprie responsabilità, insomma del non votare, è veramente molto italiana. Mi dispiace.

  5. Per Giulio:
    Io non voglio votare il meno peggio: voglio votare qualcuno che mi rappresenti.
    E un parlamento con una lista imbarazzante di condannati in via definitiva non mi rappresenta.

    Io non sono per la politica del meno peggio.
    Sono per la politica del diritto.

    Per Teresa:
    Buon per te che stai in Svizzera.
    Io le mie responsabilità me le prendo sempre e comunque. La volontà di non votare non significa non prendersi le proprie responsabilità.
    Significa non avere nessuno nel quale porre la propria fiducia.
    Votare il meno peggio, accontentarsi, affidarsi al solito “fin che la barca va…” quello si, sarebbe molto italiano.Io non mi accontento.
    A me questo non va bene.

    E lo dico.

    Non cambia molto, ma almeno mi faccio sentire.

  6. maddalena says:

    Per Valentina:
    purtroppo è non votando che la tua “ragione” può essere fraintesa.
    Se non voti può anche voler dire che per te va sempre bene. Oppure che getti la spugna, dato che sai che non cambia nulla. Il guaio è che non ti sente nessuno.
    A proposito: è solo dal 1971, attraverso un referendum, che alle donne svizzere viene “concesso” di votare.

  7. Anonimo says:

    sono sicuramente dalla parte di valentina … abbiamo gente che non ci rappresenta.. imprenditori che evadono le tasse…. poveri noi .. imprenditori che portano il lavoro all estero vedi montezemolo ..io italiano sono quasi ..disoccupato..lavoro in romania. i nostri politici cosa hanno fatto nulla!! qualcuno dice che siamo avanti vedi auto e cellulari.. ma da quando la cultura di un paese si misura cosi!! sanità cultura giustizia lavoro scuola sicurezza non funziona nulla !!! basta!!! ma andremo sempre peggio.. a pagare siamo sempre noi .. gente comune.

  8. Anonimo says:

    valentina sono pienamente d accordo con te .. non cè nessuno che ci rappresenta .. litigano ..sono insieme .. qualcuno di quà va di là uno schifo sono tutti uguali cambiano le regole a loro piacimento.. se gadagnassero mille euro!!! ma lavorare però perchè li vediamo .. tutti a sparare cavolate .. vedi le infrastrutture mai finite soldi pubblici .. soldi nostri con a capo o di qua o di là.. leggi che ci sono ma non funzionano.. mi viene da pensare che cè da guadagnarci ad essere disonesti in questa società .. rubano.. cadono in prescrizione … che ne dite!

  9. Giulio says:

    Non si votano le persone..
    Ma gli idéali..
    Siamo individui..
    Nessuno ci rappresentera’ mai, tranne noi stessi..
    Ma non possiamo andare tutti in parlamento..
    Sai che casino sul raccordo anulare?

  10. Anonimo says:

    chi comanda dovrebbe aiutare i piu poveri ma non succede.. l ideali ormai non esistono piu … è storia .. chi comanda pensa per sè.

  11. Anonimo says:

    ragazzi viviamo in democrazia? .. basta a chiedere a chi lavora .. nel campo artistico.. che sei obbligato a fare certi lavori imposti .. altrimenti non lavori..la vera democrazia.. ma sappiamo cosè? non è perchè non cè un regime .. tanto per vedere la legge non è uguale per tutti!!!

  12. Anonimo says:

    basta conquesta classe politica.. mi devono spiegare perchè i loro guadagni sono i piu alti d europa mentre il nostro salario è il basso poveri noi gente comune!! al lavoro siamo tornati come negli anni 50′ ci tocca emigrare…

  13. Martina says:

    Hai ragione! Anch’io mi sono trovata piu’ volte a pensare che sarebbe stato meglio che l’Italia fosse rimasta in mano ai tedeschi. Saremmo tutti almeno bilingui, tutto funzionerebbe bene e sarei emigrata per piacere, non per mancanza di alternative!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.