Dal corriere.it di oggi:
“Allarme dei medici: troppe donne.
Ve lo immaginate un uomo che si fa visitare dall’urologa? Fra un paio d’anni sarà una realtà diffusa che dovrà accettare anche chi, per orgoglio maschile o per imbarazzo, ora è refrattario.
nel giro dei prossimi 10 anni, ben otto camici bianchi su dieci nasconderanno forme femminili. Se ne discuterà venerdì in un grande convegno organizzato a Caserta dalla Fnomceo, la federazione degli ordini di categoria, presieduta da Amedeo Bianco.
Che lancia un allarme, una denuncia, partendo dai numeri raccolti dal suo vice, Maurizio Bennato: «Affrontiamo in modo diverso il futuro altrimenti alcune specialità, soprattutto quelle che oggi sono monosex, andranno in crisi. Sono molto favorevole alle donne medico, ma non nascondo una certa preoccupazione. Dobbiamo studiare un sistema tale da garantire qualità e potenzialità senza ridurre l’offerta »”
Ma preoccuparsi di cosa?
Cosa c’è di tanto scandaloso nel farsi visitare alla prostata da una donna?
Io ho un ginecologo maschio. Niente di esaltante. E’ un vecchio che non mi sta neanche troppo simpatico. Ma il suo mestiere lo sa fare. E mi ascolta quando parlo. E’ tempestivo quando ho bisogno di aiuto.
Quindi va benissimo.
Di cosa hanno paura?
Che lei abbia le unghie troppo lunghe e la visita sia dolorosa?
Spaventa così tanto farsi prescrivere il Viagra da una donna?
La convivenza con l’imbarazzo è un sentimento solo al femminile?
Dio… e ci fanno pure un convegno su questa cazzata!
Dietro il ditino accusatorio e alle bandiere in favore delle quote azzurre ci vedo sempre la paura di perdere i soliti posti di potere che gli uomini, i maschi, non riescono più a tenere.
Auguro al presidente dell’associazione un bell’attacco di emorroidi. Di quelli da ricovero.
E speriamo che al pronto soccorso ci siano solo donne.